Rifondazione risponde agli attacchi di "Vivere Vado"

Ghiso: "Invece di stigmatizzare i comportamenti dei sindaci di Vado e Quiliano il comitato se la prende con le associazioni e i partiti della Rete"

Lo stampato ad opera del comitato Vivere Vado che è stato distribuito in questi giorni ai cittadini vadesi, dal titolo "Riprendiamo il dialogo", tutto è meno che una proposta di comunicazione.

Tra i motivi di insoddisfazione relativi alla centrale a carbone, il comitato, invece di analizzare e stigmatizzare negativamente i comportamenti dei sindaci di Vado e Quiliano, che hanno di fatto avvallato la costruzione del quarto gruppo a carbone, senza chiedere a Tirreno Power il rispetto delle norme di legge relativi alle emissioni nocive, il comitato se la prende con le associazioni e i partiti politici come Rifondazione Comunista che da sempre si battono sul territorio e nelle istituzioni, per contrastare la costruzione dei nuovi gruppi e per il risanamento di quelli attuali, proponendo anche progetti di riconversione che sarebbero meno dannosi per la salute dei cittadini.

Ci lascia quanto meno interdetti un attacco così diretto e violento contro il compagno Zunino e la Rete contro il carbone della quale siamo parte attiva. Nella nostra logica comunicativa abbiamo sempre ritenuto importante il dialogo con tutte le associazioni del territorio, consapevoli che la vera democrazia parte dal basso, con l'impegno diretto dei cittadini sul territorio; tutta la nostra attività sia come circolo di Vado e Quiliano, sia come Federazione provinciale di Rifondazione Comunista è sempre stata improntata alla massima trasparenza e alla coerenza, tanto da indurci a uscire dalla Giunta comunale di Quiliano nel momento in cui ci siamo convinti che il Sindaco non aveva fatto tutto quello che era in suo potere per contrastare l'ampliamento di Tirreno Power.

Purtroppo dobbiamo constatare invece come un comitato si trovi a dover giustificare il sindaco che ha sostenuto e che in realtà non è riuscito o non ha voluto mantenere fino in fondo le promesse elettorali, e per farlo ha bisogno di trovare un nemico, un capro espiatorio, individuato proprio in quei soggetti che invece, coerenti con le proprie idee hanno continuato e continuano a battersi per difendere la salute dei cittadini e chiedono uno sviluppo occupazionale non necessariamente legato al carbone.

Noi a questo gioco al massacro non ci stiamo e ribadiamo con forza il nostro impegno accanto ai cittadini che davvero desiderano battersi per avere un ambiente più salubre, come si evince dai risultati del questionario che avevamo distribuito alcuni mesi fa e che ci è stato restituito compilato. I cittadini vadesi infatti evidenziano come sia necessario un governo della città che tenga conto delle esigenze della salute, dell'ambiente e dell'istruzione; desiderano avere a disposizione aree verdi, spiagge pulite e attrezzate, una messa in sicurezza del territorio e un'occupazione pulita, consapevoli che oggi non possiamo più scindere il lavoro dalla salute e chi lo fa dimostra di avere un concetto di occupazione ottocentesco che risale al primo sviluppo industriale di questo paese.

Noi andiamo avanti per la nostra strada, sviluppando un dialogo sincero con chi ha voglia di confrontarsi e di lavorare per migliorare davvero la vita di questa città, non ci interessano le polemiche sterili di chi, vedendo approssimarsi la fine della legislatura pensa di poter trarre vantaggio anche dagli errori commessi.

Valeria Ghiso
Segretaria Circolo 25 Aprile di Vado Ligure
Vado Ligure - 29 Marzo 2013