L'Aurelia Bis è insostenibile

Di Pietro a Savona, ma le preoccupazioni restano

Una settimana fa il Ministro delle Infrastrutture Antonio Di Pietro era a Savona per firmare il protocollo d'intesa che ha dato sostanzialmente il via libera all'Aurelia Bis. Una firma importante per la nostra Provincia. In negativo, ma importante.

Rifondazione Comunista nei consigli Comunale e Provinciale ha sempre detto no all'Aurelia Bis. I motivi di questo no sono semplici e facilmente intuibili.

In primo luogo l'Aurelia Bis non risolverà a lungo termine il problema del traffico tra Albisola e Savona. Per snellire il traffico deve essere promosso e favorito il trasporto pubblico, che permette di decongestionare le città e migliorare la qualità della vita. Inoltre non dobbiamo dimenticare che esistono proposte alternative che l'Amministrazione Comunale già conosce, perché non ragionare, se proprio dobbiamo, su quelle? Perché non partire dalle soluzioni previste nel Piano Territoriale di Coordinamento?

L'Aurelia Bis è insostenibile anche e soprattutto dal punto di vista ambientale, sia per quanto riguarda il maggiore inquinamento atmosferico e acustico causati dal traffico, sia perché geologicamente insostenibile. Usurpare ulteriormente il nostro territorio causerebbe danni irrimediabili, le alluvioni degli anni novanta dovrebbero insegnarci a rispettare e proteggere di più le nostre colline.

Infine la fantomatica Aurelia Bis segnerebbe un peggioramento della qualità della vita nei quartieri interessati. Il progetto prevede, infatti, devastanti piloni di sostegno e svincoli troppo vicini agli insediamenti residenziali già molto danneggiati che avrebbero bisogno di essere riqualificati.

Un altro dato che dovrebbe far riflettere è il fatto che nessuno ha mai promosso una campagna di informazione ai cittadini sulle conseguenze ambientali, su come verrà realizzata questa Aurelia Bis, sui rischi che la sua realizzazione comporterà per gli abitanti del quartiere.

Rifondazione Comunista pertanto condivide le preoccupazioni espresse dagli abitanti dei quartieri savonesi coinvolti, via Scotto e via Mignone, e continuerà a battersi in ogni sede istituzionale e non, per fermare questo inutile e dannoso progetto.

Marco Ravera
Segretario provinciale Rifondazione Comunista
Savona - 17 Marzo 2008