Un intervento inammissibile

Vi presentiamo le osservazioni relative a procedimento di VIA concernente Aurelia bis trasmesse il 27 Ottobre 2003, dalla Sezione di Savona di Italia Nostra e dal Comitato Savonese contro l'Aurelia Bis e per la qualità della vita, al Ministero per i Beni e le Attività Culturali, alla Regione Liguria e al Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio.

la redazione del sito
Savona - 7 Dicembre 2003

Osservazioni relative al procedimento di VIA concernente Aurelia bis

Si richiamano le osservazioni formulate dagli enti scriventi in data 06/08/03, riferite a precedente "Avviso al Pubblico" di ANAS S.p.A. del 23/06/03 relativo all'oggetto, che si intendono integralmente confermate.

Si osserva quindi l'irritualità dell'attuale procedimento, posto che:

Il procedimento sembra pertanto viziato da illegittimità per violazione di legge a motivo di vizio di procedura e per le ragioni esposte nelle osservazioni a suo tempo prodotte, sì da configurare la nullità dell'eventuale pronuncia di compatibilità ambientale e di tutti gli atti connessi e conseguenti.

In ambedue gli Avvisi Pubblici, comunque, è stato ignorato il Ministero dell'Ambiente e del Territorio, quasi che il parere del detto Ministero, pur non obbligatorio, sia considerato nella fattispecie irrilevante.

In ogni caso si riepilogano i motivi più rilevanti già esposti nelle osservazioni inviate in data 06/08/03, che, giova ripeterlo, costituiscono parte integrante del presente atto di opposizione, e si espongono ulteriori considerazioni.

Premessa e quadro programmatico
non conformità dell'opera ai vigenti strumenti di pianificazione territoriale ed urbanistica

Si richiama a tal proposito la D.G.R. n. 1465 del 22/12/2000 e la relazione tecnica del Servizio Procedimenti Concertativi n. 111/2000.

Si puntualizza inoltre:

  1. la trascrizione del PTC ACL IP. citata alle pagine. 6 e 33 del volume 1 dello S.I.A. è omissiva e tendenziosa, in quanto non riporta fedelmente lo stralcio delle "indicazioni relative al sistema infrastrutturale" relative al ruolo ed al significato della variante Aurelia, contenute a pag. 21 e segg. del relativo fascicolo del PTC. Tali indicazioni sono, invece, riportate integralmente nel progetto di PTC Provinciale, adottato con deliberazione C.P. n. 24 del 10/06/03 e sono state richiamate nelle osservazioni formulate dagli scriventi in data 06/08/03. Peraltro nel PTC ACL IP non si fa alcun cenno al c.d. "scolmatore"della S.P. n. 334, citato nella suddetta trascrizione;
  2. viene pressoché ignorata la circostanza che nel territorio del Comune di Albisola Superiore il tracciato interferisce con un'area di pregio ambientale che diparte dalle piane agricole delle ville Gavotti e Faraggiana e prosegue con le emergenze sottoposte a vincolo di tutela paesistico ambientale del Colle Castellaro (D.M. 4 aprile 1951 in G.U. n. 99 del 2/5/1951), del Santuario di N.S. della Pace e adiacenze (D.M. 23 febbraio 1952 in G.U. n. 60 del 10/3/1952), di alcune zone panoramiche del territorio (D.M. 4 luglio 1964 in G.U. n. 290 del 24/11/1961) ed infine della bassa valle del Sansobbia (D.M. 24 aprile 1985 in G.U. S.O. n. 143 del 19/6/1985);
  3. non appare adeguatamente considerato il fatto che nel PTCP le zone in questione sono classificate sub assetto insediativo ID-MO-A, ANI-CE, PU., IS-MA, ANI-MA, per cui risulterebbe limitata la realizzazione di interventi infrastrutturali diffusi e, a maggior ragione, di opere pesantemente incidenti sullo stato del territorio.

Quadro progettuale
difetto di valutazione di tutte le possibili alternative

Lo S.I.A. non valuta sufficientemente il "momento zero", la connessa "alternativa o opzione zero"e altre possibili soluzioni di tracciato (cfr. ad es. progetti SPALT 1986 - 1989 - 1993 o progetto Di Guglielmo - Buccheri 1989), o l'ipotesi dell'utilizzo dell'Autostrada nel tratto Albisola/Savona, con ruolo di tangenziale del sistema urbano costiero.

Si evidenzia in aggiunta:

  1. relativamente al collegamento con la rete autostradale, il progetto allontana la nuova strada dal casello di Albisola della A 10, vanificando così gli ipotetici benefici trasportistici e generando pesanti interferenze sulla viabilità urbana;
  2. La V.I.A. deve considerare tutte le diverse soluzioni possibili; tra queste, in particolare:
  3. il nodo di Miramare non considera le possibili interferenze con la linea funiviaria ed il carico di traffico destinato al bacino portuale e dovrebbe essere risolto consentendo l'immissione nell'Aurelia bis sia da ponente che da levante, sfruttando le differenti quote dei tratti di strada e bretelle esistenti per evitare conflitti di traffico con innesti a raso;
  4. il progetto causa impatti negativi, non considerati e non risolti nello S.I.A. (vedere punto 1 del quadro ambientale), di rilievo nel quartiere savonese intensamente popolato di Via Mignone-La Rusca, anche in relazione alla fase di cantierizzazione ed ai connessi problemi di movimentazione dei materiali e di traffico indotto;
  5. il previsto nuovo viadotto sul torrente Letimbro ed il relativo svincolo determinano una ulteriore pesante compromissione del territorio, già gravemente pregiudicato;
  6. non appare sufficientemente valutato il carico di traffico, soprattutto di provenienza portuale, che andrà a gravare sul Corso Ricci a Savona;
  7. non sono stati quantificati gli oneri relativi agli espropri ed alle demolizioni;
  8. il costo della nuova infrastruttura, previsto in € 143.328.868,43, oltre ad € 78.830.877,64 per quote imputabili ai trasferimenti, appare ampiamente sottostimato, in quanto già in oggi ANAS prevede un costo di € 188.840.975,29 oltre a € 79.996.960,88 (delibera C.d.A. ANAS del 05/06/03) e un tempo di realizzazione di 1500 giorni anziché 900, sicché l'intero quadro economico definito risulta incongruo.

Quadro ambientale
non conformità alle prescrizioni stabilite dalle norme tecniche previste dall'art. 16 della l.r. 38/98, in particolare per quanto attiene la documentazione relativa all'impatto acustico

Si rileva ancora:

  1. non risulta predisposto un adeguato progetto di cantierizzazione che comprenda misure di controllo e di mitigazione degli impatti derivanti dalle attività di cantiere, sia per i cantieri puntuali che per quelli dell'opera, nonché un progetto di ripristino delle aree al termine dei lavori;
  2. non appare indagata l'interferenza dei manufatti e delle gallerie con l'ambiente idrico sotterraneo e con gli edifici di civile abitazione, soprattutto nella zona di Via Mignone - La Rusca a Savona;
  3. in merito all'utilizzo degli inerti e dello smarino di galleria non sono stati previsti i percorsi e le modalità di trasporto, ivi incluse le valutazioni degli impatti connessi e delle loro mitigazioni.
  4. non è stato compilato il bilancio ambientale.

Per tali ragioni, oltre a quelle esposte nelle osservazioni allegate, si chiede di dare atto della inammissibilità dell'intervento.

ing. Mauro Dell'Amico
Presidente Sezione di Savona di Italia Nostra Onlus

Maurizia Trinchero
Presidente Comitato del Savonese contro l'Aurelia bis e per la qualità della vita - Savona 27 Ottobre 2003