Benvenuti Referendum

Nonostante le difficoltà raggiunte e consegnate le firme

Chiedere, si diceva un tempo, è lecito, rispondere è cortesia. In questo caso chiedere è non solo lecito, ma necessario e rispondere lo è altrettanto. I referendum sociali promossi da Rifondazione Comunista, Verdi, Socialismo 2000, Cobas, FIOM-CGIL e altre sigle sindacali e associazioni, hanno per ora centrato il primo punto: sono state raccolte oltre 700.000 mila firme, di cui oltre 540.000 da banchetti del nostro partito.

Una mobilitazione straordinaria in ogni senso: file di persone che si accalcavano ai banchetti per firmare in favore della difesa e soprattutto dell'estensione dell'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori (abolito per quattro anni dal "Patto per l'Italia", firmato anche da CISL e UIL e qui è meglio sospendere il nostro dire, perchè scivoleremmo in parole poco degne ad uno scritto pubblico...), per garantire con l'attuazione piena dell'articolo 35, sempre dello Statuto dei lavoratori, la democrazia sindacale e quindi la reale rappresentanza nei luoghi di lavoro.

Con i referendum abbiamo toccato anche tematiche come la necessità di potenziare quella scuola pubblica della Repubblica che oggi, con il ministro Moratti, si avvia all'abbattimento definitivo sotto i martelli pneumatici di gigantesche macchine privatizzatrici. Macerie sulle quali ancora una volta verranno edificati speciali privilegi per chi possiede, mentre per chi non possiede ci sarà sempre il classico zuccherino divenuto oltre che miserevele anche amaro, molto amaro.

Tutto dunque in controtendenza alle istanze del governo di Berlusconi: "A chi dice meno, rispondiamo piu!" era, e rimane, il nostro slogan. Più diritti per chi lavora e per chi non lavora, più diritti per la scuola pubblica (e in questo frangente, stiamo ancora raccogliendo le 50.000 firme necessarie per presentare il referendum contro i "buoni scuola" che la Regione Liguria, come anche la Regione Veneto, vuole introdurre. Altri soldi pubblici regalati ai privati. Anche qui come comunisti rispondiamo con un forte No e, non stando in posizione di difesa, attacchiamo con uno strumento di partecipazione popolare attiva, promuovendo un referendum regionale insieme alla CGIL e ad altre forze della sinistra) e, infine, anche più diritti per un ambiente meno lesivo della salute: per questo abbiamo chiesto di firmare e far firmare due referendum di cui uno contro l'inquinamento elettromagnetico e il secondo contro la facile produzione della cancerogena diossina, attraverso l'altrettanto facile costruzione di inceneritori agevolati da una legge che consegna fior fior di incentivi a chi edifica questi santuari del respiro tossico.

Abbiamo portato in piazza temi a volte anche difficili da spiegare: ma si sono aperte le discussioni. Il partito ha interloquito con centinaia di persone: tra le folle dei mercati cittadini, nelle piazze e nelle strade delle città del savonese. Davanti persino, come nel caso di Vado Ligure, a manifestazioni canore.

Si è avvertita la presenza di Rifondazione Comunista come elemento di spinta propulsiva per una serie di battaglie di cruciale importanza nel contesto del vivere quotidiano: migliorare lo stato della nostra salute, della nostra istruzione e del nostro lavoro.

Migliorarlo non dal punto di vista della semplice difesa, che già è opera importante e difficile molto spesso da portare avanti, ma in particolare ricercando un attacco sociale, una ripresa del conflitto con la classe padronale e contro ogni tentativo di derubricare dall'agenda dei diritti umani non solo quelli meramente giuridici, ma egualmente necessari quelli ottenuti tanti anni fa per vivere dignitosamente e con meno rischi possibili per la propria integrità fisica e per l'ambiente circostante.

Ora vi chiediamo di sostenere queste battaglie: di parlare con tutti coloro che incontrate per ribadire l'importanza dei referendum sociali. La loro approvazione popolare nella prossima primavera, non solo impedirebbe alle destre di proseguire sul cammino dell'annichilimento dei diritti operai, ma imporrebbe una nuova politica lavorativa, scolastica e ambientale.

Una svolta non da poco, in un paese in cui si fa troppo per pochi, e viceversa...

Marco Sferini
Savona - 20 Dicembre 2002