Il referendum non ha avuto successo

Non si ferma la volontà per una diversa legge regionale

Il quorum non è stato raggiunto. Hanno contribuito fattori diversi: la data scelta ad arte nel mezzo dei "ponti" di primavera; la scelta della Regione di limitare il più possibile l'informazione; il fatto che un Referendum solo regionale non abbia potuto contare sulla maggiore forza e pervasività dei media nazionali; la campagna per l'astensionismo che il centro destra ha sostenuto, non avendo buone ragioni per sostenere un no aperto e leale all'abrogazione di una bruttissima legge. Non ultima la scelta del Vescovo di Genova che ha realizzato, nella propaganda per l'astensione, il punto di maggior impegno e visibilità da quando è arrivato nella nostra città. Tutto ciò si è sommato ad una tendenza generale al calo di votanti nei referendum.

Detto questo, il risultato è chiaro. Il referendum non ha avuto successo. I promotori e tra essi noi della CGIL non siamo riusciti a convincere la maggioranza degli elettori della opportunità di andare a votare per cancellare i "buoni scuola". Rimane tutto aperto, d'altra parte, il problema di avere in Liguria una buona legge sul diritto allo studio e investimenti per garantire una buona scuola pubblica per tutti. Né possono essere cancellate, anzi di ciò va fatto tesoro, le volontà di 350.000 liguri che, su un tema che molti considerano settoriale (la stragrande maggioranza degli elettori non ha figli che vanno a scuola), hanno espresso la propria opinione e che vanno tutti ringraziati e rispettati alla stessa maniera. Di loro 322.466 hanno detto sì all'abrogazione dei buoni scuola.

In Liguria non si è mai parlato tanto di scuola, di qualità dell'istruzione, di diritto allo studio, come in queste settimane. Questo non cambia il risultato del referendum, ma è un fatto di grande significato e impegna tutti, noi per primi, a non lasciare cadere questa discussione e a continuare la nostra battaglia per una nuova e diversa legge regionale sul diritto allo studio.

Anna Giacobbe
Segretaria Generale CGIL Liguria
Genova - 28 Aprile 2003