Non ritirate le schede

Il referendum deve fallire per impedire la cancellazione della democrazia parlamentare

In queste ore che ci separano dal ballottaggio, sui cui il mio partito ha già dato un'indicazione di voto, vorrei soffermarmi brevemente sulle altre schede che verranno consegnate al seggio: quelle dei referendum che andrebbero a modificare l'attuale legge elettorale.

L'attuale legge ha espropriato gli elettori di ogni residua possibilità di scegliersi i propri rappresentanti in Parlamento, conferendo a una ristrettissima oligarchia di persone (i capi dei partiti politici) il potere di determinare al 100% la composizione delle Assemblee legislative. Di conseguenza tutti i "rappresentanti del popolo" sono stati nominati, da oligarchie di partito, svincolate da ogni controllo popolare. Non solo attraverso l'introduzione di soglie di sbarramento irragionevoli, il "porcellum", così come è stata definita l'attuale legge, ha soffocato il pluralismo, espellendo le minoranze, non coalizzate dal Parlamento.

I referendum prposti, tuttavia, non correggono nessuno dei difetti della legge elettorale ma, al contrario, li aggrava, esaltandone le conseguenze negative.

Il referendum propone sostanzialmente due modifiche della vigente legge elettorale: a) attribuisce il premio di maggioranza alla lista, che abbia ottenuto anche un solo voto in più delle altre liste concorrenti, abrogando la possibilità che il premio venga attribuito ad una coalizione di partiti; b) determina il raddoppio delle soglie di sbarramento confermando per tutti la soglia del 4% alla Camera dei Deputati e dell'8% al Senato (che la legge attuale impone soltanto ai partiti non coalizzati).

In questo modo si realizzerebbe una sorta di "dittatura della minoranza", in quanto un solo partito, senza avere il consenso della maggioranza del popolo italiano, avrebbe nelle sue mani il controllo del Governo e la possibilità di eleggere – da solo – il Presidente della Repubblica e di modificare la Costituzione.

Per questo diciamo No al referendum elettorale, invitando i nostri elettori e simpatizzanti a rifiutare le schede. Il referendum deve fallire per impedire la cancellazione della democrazia parlamentare e per rendere possibile una riforma elettorale che restituisca la parola ai/alle cittadini/e.

Marco Ravera
Segretario provinciale Rifondazione Comunista
Savona - 18 Giugno 2009