Nella coalizione che sosterrà Federico Berruti entra anche l'UDC, un allargamento che rischia di creare contraccolpi a sinistra e a Rifondazione Comunista in particolare. Soprattutto se questo allargamento segnerà il programma di governo della città.
Ma perché il PRC, che aveva comunque messo il veto sui cosidetti "finiani", si era espressa anche contro l'UDC che è al governo in Regione? In primo luogo perché a Savona, a contrario di quanto accadde alle Elezioni regionali, non c'è la necessità di inglobare tutto e il suo contrario.
In secondo luogo perché l'UDC savonese, pur non avendo un profilo "clientelare" che caratterizza questo partito in altre zone d'Italia, ha recentemente "accolto" diversi esponenti provenienti dal centrodestra, alcuni dei quali siedono tutt'ora in Consiglio comunale tra i banchi dell'opposizione.
C'è poi un aspetto che riguarda i programmmi. Le critiche che Rifondazione muove all'amministrazione (ad esempio sull'urbanistica) sono, invece, i punti di convergenza che Berruti ha con l'UDC. Come conciliare le due cose?
Infine c'è un problema di metodo. Una simile decisione non può essere presa nella consueta "trattativa a due" che tanto ha caratterizzato questa fase e palesata in una conferenza stampa nella sede del partito di Casini alla presenza del Sindaco e del Presidente della RegioneRosario Monteleone e Federico Berruti
foto tratta dal sito www.ivg.it.
Una mossa che non è piaciuta al PRC e alla Federazione della Sinistra nel suo insieme che ha chiesto, in una telefonata pare "vivace" tra Ravera e Berruti, e ottenuto l'agognato tavolo comune. L'appuntamento è per mercoledì nella sede del Partito Democratico.
Piccole o grandi scorrettezze a parte ora tutto dipenderà dal programma.
la redazione del sito
Savona - 21 Marzo 2011