Lo sport per tutti, lo sport di tutti

Rifondazione Comunista incontra le società sportive

"Lo sport per tutti, lo sport di tutti". Questo slogan con cui si potrebbe riassumere la giornata di lunedì 22 svoltasi nella Sala mostre della provincia di Savona. Alla presenza del Responsabile nazionale sport del PRC Antonio Ferraro si è infatti discusso di sport e di promozione sportiva. L'incontro ha rappresentato un primo momento di incontro tra Rifondazione e i rappresentanti delle società sportive. Un confronto utile su un argomento tanto importante quanto trascurato.

Antonio Ferraro è intervenuto sugli aspetti nazionali illustrando le proposte diSimone Anselmo e Antonio Ferraro Rifondazione Comunista. Ha ricordato che lo sport non è solo un mezzo per raggiungere la "perfezione" tecnico-fisica, ma anche uno strumento per formare e formarsi, per rafforzare il processo di inclusione sociale, per combattere le discriminazioni e superare i disagi. «Abbiamo assistito negli ultimi anni al passaggio da una concezione piuttosto riduzionistica ad una sociologicamente più accettabile dello sport ed è a quest'ultima che ci leghiamo». Molto interessante è stato il passaggio sullo scandalo calcio di questi giorni: «il PRC si impegnerà perché il governo nazionale possa fare la sua parte nella pulizia del mondo del calcio per far ritornare il calcio uno sport sano».

Altro passaggio importante nella relazione è stato quello sul doping che deve essere contrastato apertamente da quanti nel partito lavorano nell'ambito sportivo. Una proposta concreta che verrà avanzata dai nostri parlamentari sarà quella di dare forti incentivi alle manifestazioni, anche di livello locale, che tutelino e incentivino quello che il Responsabile nazionale sport del PRC chiama "sport pulito".

Ferraro ha inoltre affrontato il tema legato alla gestione dei fondi governativi. Attualmente è il CONI (Comitato Olimpico Nazionale Italiano) che controlla e gestisce l'intero sport in Italia, destinando quasi la totalità delle risorse alle federazioni sportive e solo poche briciole allo sport per tutti. Addirittura, le associazioni e le società sportive, per poter godere di alcuni privilegi fiscali e per poter accedere a contributi pubblici, hanno l'obbligo di iscriversi ad un apposito registro del CONI. Uno stato di cose inaccettabile, non migliorato certo dalle ultime leggi nazionali, che hanno cercato esclusivamente di ridefinire il ruolo Ottorino Bianchi e Tonino Saccodel CONI, senza proporre una vera riforma "che tenesse conto della complessità del sistema sportivo e offrisse delle norme in sintonia con la metamorfosi che riguarda lo sport italiano". Parliamo della legge 242/99 (la cosiddetta legge Melandri) e delle successive modificazioni. Si è infatti riconfermato, anche tramite "interpretazioni libere", il centralismo del CONI e favorito un processo di privatizzazione e di aziendalizzazione dello sport.

La linea del partito è emersa dunque chiara. Rifondazione anche a Savona chiede una politica decisa sull'argomento per uno sport che deve essere alla portata di tutti sia sul fronte economico, sia per quanto riguarda lo sport dedicato ai portatori di handicap.

Tonino Sacco e Ottorino Bianchi, entrambi candidati al consiglio comunale, hanno svolto i loro interventi analizzando vari aspetti dello sport in città, nel dibattito sono emerse varie proposte fra cui: quella di costruire una consulta fra le associazioni sportive e quella che augura una unione dei comuni confinanti a Savona per una politica comune sull'argomento. Sacco ha inoltre denunciato l'assoluta mancanza di spazi pubblici, tenuti in condizioni accettabili, per poter fare attività motoria, gli spazi migliori sono gestiti da privati che impongono prezzi molto alti per l'utilizzo delle strutture impedendo così alla maggior parte dei ragazzi di poter giocare in sicurezza. Ottorino Bianchi invece si è soffermato sulla mancanza di investimenti seri dell'amministrazione nella promozione sportiva superando il discorso, importante ma "monco" dello stato degli impianti cittadini.

A tutti è parso chiaro che lo sport deve essere un punto fermo nella riqualificazione della città, usando il metodo del bilancio partecipativo, gli investimenti a riguardo devono essere di molto aumefoto di Marco Raverantati per far ripartire una cultura dello sport e per organizzare attività che possano essere di richiamo per i turisti. Lo sport deve diventare una fonte attrattiva per far conoscere Savona.

Le persone che sono intervenute nel dibattito hanno chiesto a Rifondazione comunista di lottare e,attraverso i propri eletti, di incidere nelle scelte della futura amministrazione di centrosinistra. Mi è stato facile rispondere affermando che il nostro partito non ha mai avuto paura di lottare e di certo non si tirerà indietro questa volta. Ho inoltre sottolineato che nel programma del candidato dell'Unione Federico Berruti vi sono proposte chiare sullo sport.

Insomma ci sono tutti i presupposti per vedere un deciso miglioramento per lo sport a Savona ora basta votare domenica e lunedì per Rifondazione comunista e per Federico Berruti Sindaco.

Simone Anselmo
Savona - 25 Maggio 2006