Il programma che continua

Rifondazione sfiora, contro tutti e contro tutti, il seggio in Provincia, ma l'impegno continua

Chilometro dopo chilometro siamo arrivati ad oltre 1.000. Abbiamo praticamente toccato ogni angolo della nostra provincia e non c'è stata città piccola o media o più grande che Rifondazione Comunista non abbia toccato con una sua iniziativa. Basta scorrere ancora ora il nostro calendario elettorale per vedere la sequela delle principali assemblee pubbliche che abbiamo promosso. Alcune sono state molto partecipate, altre meno. Ma, nel complesso, la sensazione è stata quella di avere intorno ancora un vasto consenso che Marco Sferini e Claudio Grassiva certamente oltre il 2,99% ricevuto dalla nostra lista che, per un soffio, manca il quorum provinciale del 3% e la possibilità così di accedere alla speranza di avere un rappresentante nei banchi di Palazzo Nervi.

Rifondazione non ce la fa, ma ottiene, fuori dalle coalizioni (nonostante abbia lavorato per costruire un polo di sinistra alternativo al PD), il risultato migliore tra le liste riconducibili al variegato multicolore mondo del progressimo italiano di oggi: l'improvvisata lista "Sinistra per la provincia", intercapedine tra il PdCI e gli alleati moderati di Boffa, ottiene un magrissimo risultato frutto anche della litigiosa costruzione della medesima, con una Sinistra Democratica verticalmente spaccata sull'appoggio alla coalizione piddina - centrista; i Comunisti Italiani si fermano all' 1,7% con 2.800 voti. E i Verdi, anche loro slegati dai lacci e lacciuoli delle coalizioni, raccolgono il 2,1 con circa 3.400 voti di lista.

Rifondazione va un poco più avanti e distanzia tutti con un 3% mancato per una manciata di consensi: circa 300 voti in più, da sommare a quei 4.706 voti avrebbero consentito di sperare di avere ancora una rappresentanza provinciale. Con tutta probabilità questa rappresentanza non ci sarà.

Furio Mocco, che nella campagna elettorale, non ha risparmiato davvero le forze per spiegare ovunque si trovasse prima le ragioni della scelta del PRC e poi la struttura programmatica a supporto della strategia individuata, riceve oggi da noi tutte e tutti un profondo ringraziamento per aver dato al suo Partito veramente tanto. Per aver provato a riportare la politica al centro delle discussioni pubbliche, ponendo l'accento sui capitoli di programma scritti dai vari circoli della federazione con il contributo di numerosi esterni, di compagne e compagni non iscritti a Rifondazione Comunista, ma che hanno lavorato con noi ad una vera alternativa, non fatta di evanescenti sogni o demagogie urlate, ma di concrete proposte e controproposte rispetto tanto al centrodestra sloganistico di Vaccarezza quanto al centrosinistra di Boffa e al suo adeguamento alle scelte di compromissione dell'ambiente e del lavoro in nome delle grandi opere, delle grandi strategie di "ammodernamento" supposto di una Provincia che ha bisogno invece di uno sviluppo scevro dalla condivisione di interessi privati e di profitti altrettanto privati.

Il nostro ringraziamento va dunque a Furio e va a tutte le candidate e i candidati che, come si suol dire, "ci hanno messo la faccia" sapendo che l'impresa era veramente titanica e che la nostra stessa scelta autonoma determinava un contesto per noi di difficoltà nel comunicare le nostre proposte, schiacciati Marco Sferini e Claudio Grassi a Carcare
ripsettivamente Responsabile Organizzazione provinciale e nazionale
Segretario provinciale di Rifondazione Comunista
dall'attenzione prevalente dei mass media per quelli che sono considerate le forze e i candidati "privilegiati", quelli che "se la possono giocare". Tutto il resto viene visto e vissuto come un contorno dal sapore debole, astrattamente messo ai bordi di una politica fatta di sensazionalismi e di infinite telenovelas come quella dell'estromissione prima e dall'ammissione poi del PDL dalla competizione amministrativa.

Le modalità dell'esercizio politico e della sua comunicazione sono indubbiamente cambiati, tanto che a volte ci domandiamo - con qualche ragione - se si possa battere la televisione con i nostri volantini distribuiti dai nostri militanti, volontariamente, senza alcun compenso.

Tutto questo è ancora frutto di una passione che non viene meno dopo le europee e le amministrative. Furio ha ripetuto più volte che il nostro programma sarà la nostra bussola di condotta politica anche fuori dalla Provincia. Perchè una proposta e una elaborazione non viene certo sconfitta o scema se non riceve il consenso tale da poter accedere ai palazzi istituzionali.

Sta a tutte e tutti noi farla vivere nella società, partendo dai territori e proponendo il programma di Rifondazione Comunista per capitoli e per titoli proprio nei contesti dove viviamo e dove siamo abituati a parlare con amici, conoscenti, parenti, con tutti coloro che mostrano attenzione ad un ragionamento, che non si fermano alle apparenze e che battono così la moda imperante del superficialismo massmediatico, rimanendo al di qua della scena e lasciando ad altri il compito di recitare anche la propria parte.

Per ultimo, vogliamo ringraziare tutte e tutti voi che ci avete sostenuto, che ci avete votato. E vogliamo ringraziare anche chi, non condividendoci, non ci ha votato se ha almeno fatto quello sforzo citato prima: di ragionare su una piattaforma di idee e intenzioni, su un programma, evitando la contorsione dirompente del leaderismo, dell'empatia sovraordinata proprio alla vera essenza della politica.

Rifondazione Comunista, anche se fuori dalla Provincia, continuerà la sua lotta e lo farà promuovendo su tutto il territorio iniziative, vertenze, continuando ad essere autonoma dal PD e avversaria delle destre.

Marco Sferini
Responsabile Organizzazione PRC Savona
Savona - 10 Giugno 2009