La squadra di Marco Bertolotto

Una scelta che rispecchia la capacità di coalizione espressa dal Centro-sinistra

È necessario usare la categoria della complessità, se si intende sviluppare una valutazione oggettiva, circa la qualità di composizione e la prospettiva politico-amministrativa della nuova giunta dell'amministrazione provinciale di Savona, insediatasi a circa quindici giorni dal voto che ha segnato il successo, al primo turno, della coalizione di Centrosinistra.

Il primo segnale che può essere percepito, e segnalato, riguarda la presenza nella compagine che Mimmo Filippi nuovo Assessore con delega ai Rifiuti, Protezione Civile e Rapporti con il volontariatodovrebbe guidare per i prossimi 5 anni l'amministrazione di Palazzo Nervi, di personalità "storiche" della sinistra savonese, sicuramente in grado di offrire un contributo di esperienza, personalità, competenza specifica: Franca Ferrando (DS), Carla Siri (PdCI), Roberto Peluffo (DS) e Mimmo Filippi (PRC) rappresentano un sicuro punto di riferimento, in questo senso.

Il dato complessivo che la nuova giunta offre, sul piano della presenza politica, indica inoltre un sostanziale rispetto, da parte del Presidente neo-eletto (cui, è bene ricordarlo, la legge affida il compito di scelta, a questo proposito), della espressione di capacità di coalizione che il Centrosinistra ha saputo esprimere e che ha rappresentato la vera e propria chiave di volta del suo successo elettorale. Questo importante elemento di caratterizzazione politica si è avuto, nonostante i tentativi di ingerenza portati avanti dal maggior partito della coalizione stessa, i DS, che hanno tentato di riversare, sulla formazione della Giunta provinciale, loro problematiche interne e (in particolare al riguardo dell'assegnazione delle deleghe) e la difesa di interessi corporativi di specifiche amministrazioni (nella fattispecie il Comune di Savona): rimane grave, a mio modesto avviso, che i DS savonesi si collochino così al di sotto di ciò che sarebbe richiesto ad un partito del loro peso e della loro dimensione, proprio sul piano della cultura politico-amministrativa.

Il primo, approssimativo, giudizio che si può formulare sulla nuova giunta dell'Amministrazione Provinciale è quello di una composizione sufficiente per realizzare gli importanti impegni programmatici scritti sulla carta: qui, però, sorgeranno i problemi. Riuscirà, nel suo complesso la nuova Giunta provinciale ed in particolare il Presidente neo-eletto cui toccano compiti di impulso, direzione politico-amministrativa, rappresentanza complessiva (la giunta, ricordiamolo, è organismo "residuale" rispetto alle potestà che la legge prevede per la figura del Presidente), ad esprimere piena autonomia intellettuale rispetto al coacervo di questioni che si presenteranno, fin dal breve periodo?

Il punto più importante rimane quello di una unitarietà d'azione che riguardi l'insieme della Mimmo Filippi nuovo Assessore con delega ai Rifiuti,
Protezione Civile e Rapporti con il volontariato
provincia di Savona, tutelando l'interesse generale e non spezzettando gli interventi a seconda delle convenienze delle singole zone (torna qui in ballo il discorso sugli interessi specifici che, in alcuni campi, il Comune di Savona continua a rappresentare; ma non vanno dimenticate le profonde divisione che attraverso le diverse parti della nostra provincia: tra la "terra triste" della Valbormida ferita sul piano ambientale e colpita da una pesante deindustrializzazione, e la "terra di mezzo" di un Ponente dallo sviluppo, a volte, disordinato).

Concludo ricordando quali sono i temi sui quali la nuova Giunta dovrà misurarsi con maggiore impegno (ricordando anche come alcuni di questi punti non avevano trovato, a mio modesto, avviso sufficiente trattazione nel programma). Penso ai temi dello sviluppo economico, da non ridurre all'episodico affrontamento delle specifiche situazioni di crisi; del sociale e della partecipazione (su questo punto le ACLI hanno già offerto un contributo di rilievo di cui si dovrà tener conto) del prevalere dell'interesse pubblico su quello privato, rispetto a questioni di grande delicatezza quali lo smaltimento dei rifiuti e l'approvvigionamento idrico; il ruolo dell'Amministrazione Provinciale al centro di un sistema di enti locali (val la pena di ricordare che i Comuni della provincia di Savona sono 69) che valorizzi le autonomie, stimoli le aggregazioni su specifici temi (penso alla gestione associata dei servizi, ai distretti, ai contratti d'area) e concorra, anche, a ridurre il "gap" esistente tra la costa e l'entroterra.

Franco Astengo
Savona - 2 Luglio 2004