L'amministrazione locale e lo sviluppo economico del territorio

Gli strumenti della programmazione negoziata

La programmazione negoziata, come abbiamo visto, è una metodologia di programmazione che regola gli interventi di una molteplicità di soggetti pubblici e privati, in funzione della gestione coordinata ed unitaria delle risorse, sulla base dell'applicazione dei principi del parteneriato e della concertazione.

Gli strumenti specifici della programmazione negoziata sono: intese istituzionali di programma, accordi di programma, patti territoriali, contratti di programma e contratti d'area. Tali linee direttrici hanno favorito l'insorgere di prassi ed azioni negoziate, fondate sui principi della coesione sociale e del partenariato, orientate alla realizzazione "dal basso", di interventi integrati per lo sviluppo e la crescita economica; questi sono stati attivati e gestiti in periferia, soprattutto nella forma degli strumenti della programmazione negoziata.

Sotto questo aspetto i dati del 2002 indicano che patti territoriali e contratti d'area sono stati stipulati da oltre 2mila tra Comuni, Comunità Montane e Province, impegnati a fianco delle cosiddette "autonomie funzionali" (Camere di Commercio, Università, ecc...), delle imprese, delle parti sociali e degli istituti di credito.

In particolare, la sperimentazione dei patti territoriali, entrata a regime nel 1997, ha prodotto, soprattutto in fase di avvio, risultati non pienamente soddisfacenti, in parte giustificati dai meccanismi istituzionali lunghi e complessi (si pensi alla concertazione tra i soggetti locali), tuttavia hanno, oggettivamente, contribuito alla proliferazione di ulteriori e meno strutturate azioni di collaborazione tra Enti Locali e altri soggetti pubblici e privati (intese, protocolli, accordi flessibili) finalizzate ad implementare, nel territorio, processi integrati di sviluppo.

In questo ambito vanno superate scelte centraliste, in contrasto con l'attuazione del principio di sussidiarietà verticale ed orizzontale. Si tratta, invece, di avvicinare il Governo locale dell'economia al territorio, attuando i principi di federalismo amministrativo, contenuti nella riforma del titolo V della Costituzione.

Nel quadro di federalismo amministrativo l'investimento pubblico statale deve essere destinato ad assicurare le condizioni infrastrutturali per lo sviluppo, mentre al livello regionale e locale si affida il ruolo di cabina di regia, attraverso la programmazione ed il finanziamento delle iniziative per lo sviluppo e l'occupazione.

I principali strumenti adottati, nel corso degli ultimi anni, per l'adozione di questo tipo di politiche possono essere così schematicamente riassunti:

Franco Astengo
Savona - 17 Luglio 2004