L'amministrazione locale e lo sviluppo economico del territorio

Funzionamento della pubblica amministrazione e sviluppo economico

Nell'analizzare il funzionamento delle Amministrazioni Pubbliche, si tende a considerare il legame fra tre sistemi, fortemente interdipendenti fra loro: il sistema istituzionale, il sistema politico ed il sistema aziendale. Il sistema istituzionale comprende principi e norme, è espressione di legalità dell'azione pubblica e garantisce l'equilibrio tra i poteri riconosciuti. Il sistema politico ricerca un equilibrio tra l'insieme delle regole e dei principi attraverso i quali si confrontano le differenti componenti della società. Il sistema aziendale si pone quale obiettivo principale, quello di garantire l'equilibrio tra bisogni collettivi da soddisfare e risorse disponibili.

La crescente complessità della società ci porta a considerare un'ulteriore determinante, che incide sul funzionamento delle Amministrazioni Pubbliche: il sistema economico. Il sistema economico comprende l'insieme dei principi, dei criteri, dei metodi e degli strumenti che determinano, in un continuo confronto con il sistema politico, la costruzione delle politiche. Politiche che diventano gli strumenti d'azione degli Enti, per raggiungere gli obiettivi prestabiliti.

L'esigenza più importante resta, comunque, quella di riuscire ad individuare un corretto bilanciamento tra i diversi sistemi che determinano, effettivamente, l'andamento della Pubblica Amministrazione. Ed è proprio la logica dell'efficienza e della razionalità economica, che si può ottenere attraverso il modello aziendale, ad essere una condizione per ottenere istituzioni capaci di servire società e cittadini. Nei nuovi sistemi economici dei Paesi Europei, caratterizzati da pluralismo politico, libertà d'azione economica e da una nuova architettura istituzionale, si pone con forza la necessità di promuovere risposte adeguate ai bisogni collettivi indivisibili.

La principale ragion d'essere della Pubblica Amministrazione è strettamente connessa all'esistenza di bisogni a carattere collettivo. Le istituzioni pubbliche legittimano la loro presenza quando sono in grado di produrre valore per la società, quando si dimostrano capaci di ottenere risultati che, nella percezione dei cittadini-contribuenti, sono in linea con le risorse che impiegano.

L'analisi economico-aziendale studia, per le Amministrazioni Pubbliche, le condizioni da cui derivano diversi livelli di validità economica e organizzativa dei processi di funzionamento degli istituti pubblici. Evidenzia, quindi, come il ruolo che gli istituti pubblici svolgono nella società è influenzato sia da modelli di riferimento economici, politici e istituzionali, sia dalla possibilità di soddisfare bisogni producendo valore pubblico, in condizioni di economicità rispetto a modalità alternative.

Di fronte ai processi di globalizzazione il fulcro principale d'azione non si basa più sul concetto di sovranità, come è avvenuto con lo Stato-Nazione nella concezione classica della seconda metà del ventesimo secolo. Il fulcro principale d'azione è rappresentato da un insieme di livelli istituzionali, economici, territoriali e politici con poteri differenziati e che incidono differentemente sul sistema aziendale delle stesse Amministrazioni Pubbliche.

Su uno stesso territorio è possibile programmare, all'interno di uno scenario ben definito, interventi differenziati che impattano sull'economia locale e sulla coesione sociale attraverso una articolazione di strumenti e con la partecipazione di diversi livelli istituzionali. In questo senso la nuova "architettura" si lega sempre più al concetto di "governance" basato sull'interazione tra vari istituti, vari soggetti politici, diversi livelli istituzionali e gruppi economici e sociali presenti sul territorio.

Il sistema italiano delle Pubbliche Amministrazioni, all'inizio del ventunesimo secolo, si ritrova quindi al centro di una difficile e complessa fase di trasformazione che, probabilmente, interessa tutte le unità aziendali pubbliche e private. Con il superamento del modello del cosiddetto Stato-piramidale si aprono nuove opportunità, che consentono sempre più all'approccio economico-aziendale un dialogo con altre chiavi di lettura del funzionamento delle istituzioni.

Franco Astengo
Savona - 17 Luglio 2004