Rifondazione Comunista Savona

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Per la libertà del popolo palestinese, contro ogni terrorismo

Non si può nemmeno più affermare che la situazione in Palestina precipita. I precipizi sono già stati tutti aperti: le voragini nella Striscia di Gaza, scavate delle bombe di Israele, non si contano più. Tante sono vicine alle macerie e agli oltre quartantacinquemila morti e centocinquantamila feriti.

La propaganda del governo Netanyahu prova a ridimensionare il cinismo della guerra, riducendola ad una operazione antiterorrismo fatta con metodi vistosamente terroristici. Come chiamare altrimenti le brutali uccisioni di oltre ventimila bambini, gli ospedali centrati dai missili dove bruciano vivi i feriti e i malati.

Come definire in altro modo lo sprezzante atteggiamento dello Stato ebraico che irride, sbeffeggia e si prende gioco delle Nazioni Unite usando il parallelismo inflazionato dell’antisionismo uguale antisemitismo? Non da oggi, ma soprattutto oggi, chi critica Israele è tacciato di essere antiebraico, di somigliare ai peggiori rigurgiti razzisti e xenofobi del Novecento.

Mentre questa narrazione viene accettata e condivisa da una buona parte dell’Occidente democratico e liberale (oltre che liberista), i palestinesi sono cacciati dalle loro terre da un movimento neocolonico che ha la protezione del governo di Netanyahu, sorretto da movimenti e partiti iper-religiosi, fanaticamente dediti alla propalazione del teorema del “nuovo ordine” in Medio Oriente.

Il disegno imperialista diviene via via sempre più chiaro: l’aggressione al popolo libanese ne è la prova ultima, soltanto in ordine cronologico. Con lo scopo di annientare le propaggini terroristiche di Hamas e Hezbollah, coordinate e finanziate dall’oscurantista regime teocratico iraniano, Israele sconvolge le esistenze di generazioni di palestinesi e libanesi.

Il governo di Tel Aviv fa del suo paese una nazione in allarme permanente, costretta a vivere nell’emergenza infinita, prigioniera della sua stessa voglia di grandezza e di espansione a scapito dei popoli autoctoni e dei vicini arabi. Noi rivendichiamo il diritto di far sentire anche da Savona, insieme a tutte e tutti coloro che da sempre si battono per la libertà della Palestina, una voce corale.

Partecipiamo da decenni e decenni a tutte le manifestazioni che, spesso, abbiamo contribuito ad organizzare. E non ci stanchiamo di farlo, perché la libertà dei popoli è il presupposto per la costruzione di un mondo in cui nessuno debba soffrire a causa di altri. Rifondazione Comunista prenderà parte al corteo organizzato dalle associazioni sindacali, culturali, sociali e umanitarie sabato 19 ottobre 2024, alle ore 15.00, con partenza da Piazza Sisto IV.

Per la difesa del popolo della Palestina, perché trovi spazio la diplomazia, si arrivi ad un cessate il fuoco che deve essere supportato dall’Europe e, ancora di più, dagli Stati Uniti d’America. Noi da Savona possiamo forse fare solo questo: protestare e continuare a farlo per non spegnere la speranza che è nelle lotte tutte e a cui bisogna dare voce.

La causa della pace è la bandiera più bella per un vero internazionalismo dei popoli. Per questo noi ci saremo e continueremo ad esserci.

PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA
FEDERAZIONE PROVINCIALE DI SAVONA

18 ottobre 2024