Abbiamo protestato (giustamente) contro il rigassificatore che il Presidente della Regione Liguria vuole stanziare a quattro chilometri da Vado Ligure. Noi tutti, partiti, associazioni e cittadini ci siamo mobilitati contro questo progetto; siamo riusciti a riempire due volte tutta piazza Sisto IV e abbiamo creato una catena umana composta da più di 16.000 persone.

I Giovani Comunisti e Rifondazione Comunista hanno contribuito a diffondere un messaggio di contrarietà dando volantini contro un “mostro” che vogliono appioppare a tutti noi per procacciarsi qualche voto in più in una Piombino già amministrata dalle destre.

Il rigassificatore ha indotto la cittadinanza a protestare in un epoca di indifferenza pressoché totale. Gli insegnanti, sospesi a Quiliano proprio perché contrari alla nave gasiera, le scritte ritenute “vandaliche” e gli striscioni e le bandiere autoprodotti da tanta parte della cittadinanza, sono tutti atti che fanno grande onore alla partecipazione popolare.

Ma tutto questo, per quanto sia importante e necessario, non è ancora abbastanza. La lotta contro il rigassificatore, nonostante il trascorrere del tempo, deve essere mantenuta ad un livello di partecipazione che coinvolga maggiormente il territorio e le persone con iniziative che si rivolgano soprattutto ai giovani.

Qualcuno (per fortuna) espone bandiere col logo dei comitati, ma la mobilitazione che all’inizio era stata pressoché incessante, sembra essersi affievolita. Con l’arrivo della bella stagione (che, a dire il vero, sta tardando un po’…) le spiagge torneranno ad essere frequentate e, quindi, sarebbe il caso di riprendere le proteste proprio in riva al mare dove la “Golar Tundra” sarebbe visibilissima.

Se vogliamo un futuro lo dobbiamo conquistare, visto che nulla può più dirsi dato per scontato. Torniamo nelle strade per far capire che noi rimaniamo fermamente contrari al posizionamento di un rigassificatore nel nostro mare come in qualunque altro; che rimaniamo fermamente contrari all’utilizzo dei combustibili fossili e solidarizziamo con i giovani che rischiano anche molto per attirare l’attenzione della gente su questi temi dirimenti.

Per una volta il crescente individualismo e l’altrettanto aumentata indifferenza sono stati sconfitti da una lotta che ha visto i giovani protagonisti, grazie ad una sensibilità ecologista che in questi ultimi anni ha coinvolto gran parte dell’opinione pubblica a partire dalle lotte contro la crisi climatica.

Vogliamo essere protagonisti del nostro futuro, ecosostenibile, permettendo così a tutti di unire giustizia sociale a giustizia ambientale.

FRANCESCO LA ROCCA
Responsabile prov.le Giovani Comuniste/i – Savona

27 aprile 2024

foto: screenshot ed elaborazione propria