Rifondazione Comunista aderisce e invita ad aderire allo sciopero generale indetto da Cgil e Uil e a partecipare alle manifestazioni del 16 dicembre
Lo sciopero generale è una risposta giusta e necessaria alle scelte del governo che aveva l’occasione di utilizzare le risorse del PNRR e della manovra di bilancio per restituire un po’ di quanto è stato tolto a lavoratrici e lavoratori, ai ceti popolari impoveriti e privati di diritti da decenni di politiche neoliberiste.
La piattaforma dello sciopero pone alcune questioni che anche noi riteniamo essenziali, precarietà, pensioni, fisco, lavoro, che non hanno ricevuto alcuna risposta da un governo che distribuisce enormi risorse alle grandi imprese. Invece di colpire i privilegi e far pagare più tasse ai super-ricchi il governo condanna i giovani a precarietà, bassi salari e ad andare in pensione a 71 anni.
L’indizione dello sciopero generale da parte di CGIL e UIL ha scatenato una canea reazionaria che vede unito tutto l’arco incostituzionale dei partiti neoliberisti di destra e centrosinistra, televisioni, grande stampa e naturalmente Confindustria.
Lo sciopero generale viene definito ‘incomprensibile’, ‘irresponsabile’, ‘immotivato’ e ‘ingiustificato’ da chi non vuole che le classi lavoratrici tornino a far sentire la propria voce e a rivendicare i propri diritti. Tutta la classe dirigente raccoglie il testimone da Forza Nuova e va all’assalto della Cgil incriminata per la sua autonomia.
La giornata del 16 dicembre può essere l’occasione di una svolta, per avviare quella generalizzazione e unificazione delle lotte indispensabili per rimettere al centro le questioni sociali e del lavoro, troppo spesso dimenticate anche da chi, come il PD, fa finta di rappresentare la sinistra.
La reazione scomposta di tutti i poteri forti alla necessaria dichiarazione di questo sciopero va rispedita al mittente, attraverso una partecipazione massiccia e consapevole a questa importante giornata di lotta.
PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA
DIREZIONE NAZIONALE
Roma, 15 dicembre 2021