Le sentenze dei tribunali si devono rispettare, che piacciano o meno. Purtroppo però, in alcuni casi, diventano delle autentiche docce gelate, capaci di rimettere in discussione un lento lavoro di salvaguardia delle realtà occupazionali che abbiamo sul territorio.
La questione dei cantieri navali ex Mondomarine ne è un esempio lampante: dopo due anni di tribolazioni, con la sentenza del Consiglio di Stato tutto ritorna in bilico. Per i giudici, prima del TAR Liguria, e poi del Consiglio, l’Autorità Portuale non avrebbe motivato bene la decisione di affidare al gruppo Palumbo la concessione temporanea dei cantieri garantendo così la continuità aziendale e la salvaguardia dei posti di lavoro.
Verrebbe da dire che era quindi molto meglio mandare a spasso i lavoratori a tempo indefinito in attesa di un bando di gara fatto con i punteggi giusti…
Arrivati a questo punto, sarà necessario capire come deciderà di agire l’Autorità Portuale: basterà rivedere i punteggi delle diverse offerte presentate in precedenza o si andrà, come probabile, a nuova gara?
La cosa che più ci preme è la salvaguardia dei lavoratori dei cantieri navali, e nel caso si optasse per una nuova gara (con tutte le tempistiche necessarie per realizzarla), sarà necessario concedere al gruppo Palumbo una nuova proroga di tempo per permettere che la grande mole di lavoro previsto in cantiere non si fermi e possa continuare.
Arrivati a questo punto, fermare le attività sarebbe un autentico suicidio. Per questo continueremo a vigilare su questa vertenza e faremo, come già in questi due anni con Marco Ravera in consiglio comunale, tutto il possibile perché i lavoratori dei cantieri vengano tutelati.
FABRIZIO FERRARO
Segretario provinciale Rifondazione Comunista – Savona
Savona, 16 novembre 2019