Si stanno scontrando due culture

Intervista a Barbara Delbuono

«Provo a rispondere con serenità alla domande che mi poni e spero di dare un contributo al vostro dibattito, purtroppo le dichiarazioni di Marson sul Secolo XIX di oggi (13 gennaio) non Barbara Delbuonofavoriscono la ricerca di un clima non dico sereno, ma almeno di un confronto tra persone civili rispettando i propri ruoli e le proprie idee che possono essere distanti, ma devono essere considerate legittime da chiunque». Ringrazia Rifondazione per la solidarietà espressa, ma più amare di così non potevano essere le parole di Barbara Delbuono Segretaria provinciale FILT-CGIL dopo gli insulti dell'Assessore provinciale Paolo Marson che ha oggi definito la CGIL "un grande sindacato in balia dei vandali". Ma partiamo dall'inizio.

La vertenza ACTS, oggi unificata con la SAR, è una delle più forti all'interno della nostra provincia. Diversi scioperi (che hanno sempre visto la presenza di Rifondazione Comunista), divisioni sul fronte sindacale, passaggi istituzionali, scontri tra i lavoratori e l'azienda oggi presieduta da Maurizio Maricone e ieri guidata da Paolo Marson oggi Assessore provinciale con deleghe ai trasporti. Ma cosa chiedete all'azienda che sembra così sorda alle vostre istanze?

In realtà, ormai è evidente, si scontrano due culture e quindi diventa molto difficile trovare mediazioni o punti di caduta da cui partire, perchè il risanamento dell'ACTS a suo tempo è stato dovuto ad un unica voce: la compressione dei costi dei lavoratori ed il peggioramento delle loro condizioni di lavoro. Non ci sono state risposte alle richieste di assumere il personale che manca in un organico carente di parecchie decine di unità.

Premesso che non siamo mai stati contro l'unificazione delle due aziende pubbliche oggi il rischio, molto concreto, è che lo stesso sistema venga utilizzato nell'azienda unica e che il metodo non cambi, anzi peggiori se non verranno date le sufficienti garanzia a partire dalle integrazioni dell'organico, dalla salvaguardie dei diritti acquisiti di tutti i dipendenti, dal rispetto delle mansioni svolte, delle professionalità acquisite e della dignità di ogni singolo lavoratore.

A proposito di scioperi, come è andato quello di lunedì scorso? E perché ne è stato convocato un altro per il 1 febbraio?

Lo sciopero di lunedi è stata una grande prova che hanno voluto dare i lavoratori aderendo in massa ad uno sciopero indetto non da tutte le sigle rappresentate in azienda, ma solo dalla FILT-CGIL dalla FAISA CISAL e dalla i vertici della nuova azienda di trasportiCUB trasporti.

Il prossimo sciopero è stato indetto per il 1 febbraio, l'intenzione è anche di renderlo visibile attraverso un corteo cittadino, ed è stato indetto repentinamente ma comunque con un lasso di tempo ragionevole perchè esiste la legge sull'autoregolamentazione degli scioperi nei servizi pubblici che ci impone dei tempi di pausa tra uno sciopero ed un altro.

I media locali, carta stampata e Internet, hanno riportato lo sciopero come una brutta giornata fatta di tensioni, di uova lanciate, di spinte, di cavi tagliati, dimenticando le ragioni delle lavoratrici e dei lavoratori. Questo clima non richia di essere controproducente per la battaglia che la CGIL e altri sindacati stanno facendo?

Le strumentalizzazioni che sono state fatte sono fatte ad arte per non parlare del merito dei problemi che è sul tavolo da ormai tre lunghi anni.

Le tensioni che ci sono state davanti alla Provincia sono state dovute al fatto che dopo circa due ore di presidio a porte sbarrate e con tanto di cordone di forze dell'ordine, l'assessore Marson ha letto un comunicato nel quale dichiarava l'indisponibilità della Giunta a ricevere una delegazione di lavoratori, delegati e segreterie. Considera che sono i lavoratori delle aziende di cui la Provincia è anche ente proprietario oltre a svolgere un ruolo pubblico.

Come sono i rapporti con le altre sigle sindacali? CISL e UIL hanno firmato l'accordo relativo alla fusione tra ACTS e SAR. La CGIL non ha nemmeno partecipato all'incontro. Per quali ragioni?

Ma i rapporti oggi sono "fermi", purtroppo le dichiarazioni Barbara Delbuono Segretaria FILT-CGIL
i vertici della nuova azienda di trasporti nata dalla fusione tra ACTS e SAR
del Segretario Generale della UIL sono inaccettabili e gravi e rischiano di comprometterli definitivamente.

La CGIL non ha partecipato all'incontro per due motivi:

  1. era già stato fatto un incontro con CISL e UIL (la storia si ripete anche nel "piccolo") informale a cui non siamo stati invitati;
  2. siamo stati poi invitati ad un incontro formale in data 8 gennaio con CISL e UIL, ma senza le altre due organizzazioni sindacali che, piaccia o non piaccia, rappresentato dei lavoratori anche loro. Ci siamo, nella circostanza, detti disponibili ad un confronto unitario che, però, non è stato mai convocato.

Con il sindacalismo di base (FAISA e CUB) avete proclamato lo sciopero, ma non avete firmato la denuncia contro la dirigenza ACTS per la questione dei ricorsi. Lo avete fatto per evitare di rendere ancora più "cruento" lo scontro?

Noi abbiamo semplicemente ritenuto che il merito era ed è raccogliere le vertenze e non cadere in un'ulteriore pesante provocazione dell'azienda.

Cambiando un attimo argomento in molti c'è la preoccupazione che con il congresso possa "ammormidirsi" la posizione della CGIL. Tu che sostieni la mozione Epifani vedi questo rischio?

Non vedo questo rischio mentre, invece, mi preoccupa molto di più che a difendere il mondo del lavoro e dei pensionati, delle fascie più deboli l'unico soggetto in campo sia la CGIL in totale assenza di una rappresentanza politica.

Marco Sferini
Savona - 13 Gennaio 2010