La Ferrania arriva in Parlamento

Interrogazione presentata alla Camera dal deputato Sergio Olivieri

Premesso che

a più di un anno dalla stipula dell'accordo di programma, per i circa duecento lavoratori della Ferrania, azienda della Val Bormida, in provincia di Savona, non vi sono prospettive certe di rientro in produzione ed anche per gli altri quattrocentocinquanta lavoratori rimasti, ai sacrifici che hanno dovuto sopportare, sia sul piano salariale che su quello dei diritti, non corrisponde alcuna certezza per il futuro;

emerge, peraltro, un disagio molto forte per la scarsa consultazione delle Organizzazioni Sindacali e dei cittadini della valle in relazione al piano industriale e, più in generale, alle prospettive di sviluppo di un territorio che è stato prima martoriato dalle produzioni inquinanti e poi duramente colpito dalla deindustrializzazione;

la mancanza di una prospettiva di sviluppo industriale conferma inoltre i dubbi, a suo tempo espressi, circa il rischio che tutta l'operazione non fosse in realtà finalizzata a rilanciare la Ferrania, ma mirasse piuttosto a conquistare una posizione strategica, dal punto di vista della logistica e dell'ingresso nel business dell'energia, acquisendo per di più ingenti finanziamenti publici;

per sapere

se e come il Governo intenda intervenire presso la società acquirente per far sì che ogni intervento nella Val Bormida sia finalizzato al rilancio dell'azienda ed allo sviluppo della Val Bormida.

Sergio Olivieri
Deputato PRC
Roma - 4 Agosto 2006