Rifondazione dice no al PUC di Vado Ligure

La dichiarazione di voto del nostro Consigliere comunale

Finalmente, dopo numerose traversie, siamo giunti con la votazione di oggi all'adozione del nuovo PUC, un progetto rimasto chiuso nel cassetto dalla fine del 2000 sino a pochi giorni fa, a quella triste e afosa giornata del 28 luglio, quando questa Amministrazione, con arroganza, è giunta a "blindare" il Consiglio Comunale con un'ordinanza per consentire l'ingresso a soli 49 cittadini alla volta, in questa sala, con porte e finestre ben sigillate, per evitare di ascoltare la giusta e democratica protesta dei cittadini vadesi, che si sono visti ipotecare il futuro dalle scelte di una Giunta, della maggioranza di un Consiglio che, da qui a pochi mesi, se ne andrà a casa e che per noi avrebbe già dovuto dimettersi da tempo.

Noi, come Partito della Rifondazione Comunista, Gruppo Consiliare di Vado Ligure, sottolineiamo ancora una volta la preoccupante situazione in cui i vostri progetti porteranno la nostra città. Voi parlate di "città sostenibile", e nel frattempo ci dovrete comunque spiegare come riuscirete a far convivere aree produttive retroportuali con zone abitate e che volete ancora costruire, per stiparci dentro quei nuovi vadesi che siete così certi che il "miraggio" dei nuovi posti di lavoro, offerti a parole dall'Autorità Portuale, dovrebbero attirare nella nostra città. Noi contrapponiamo invece la necessità di ragionare, per il futuro delle nuove generazioni (di cui Canavese ci accusa di non occuparci!), sul criterio di reversibilità e non sostenibilità di una qualsiasi mega struttura come sarà la progettata piattaforma. Cioè, dobbiamo poter avere certezza che quando la "Multipurpose" che solo voi, e non i Vadesi, volete costruire, avrà cessato la sua (dubbia) funzione, o peggio, come è più possibile, i traffici internazionali crolleranno nel futuro nemmeno troppo lontano, gli effetti negativi della presenza di questa cattedrale di cemento nel deserto non rimangano sulle spalle dei vadesi e di tutto il litorale costiero (e non entro nel merito del fatto che è anche assai possibile che oggi, cioè tra due o tre anni, inizino quei lavori di riempimento che danneggeranno le nostre coste e l'economia turistica del comprensorio e che poi, tra una decina di anni quando teoricamente il tutto dovrebbe andare a "regime" e quindi "vedere" quanta occupazione sarebbe realmente impiegata, il tutto crolli per i motivi internazionali di cui ho detto:... mazziati e cornuti...).

La vostra logica vuol far sorbire alla popolazione aumenti di volumetria a gò gò, naturalmente è quella logica che mette in stretta connessione la realizzazione delle nuove case con il prospettato aumento dei posti di lavoro. Ad un certo punto della vostra proposta di PUC c'è una tabellina dove si possono vedere che agli attuali abitanti vadesi (esistente 7.991 abitanti/nuova popolazione prevista dal PUC più 3.200 abitanti!!!) si vorrebbe fare una trasfusione pari a circa il 40% dell'esistente (alla faccia della ricerca di massima integrazione! Ma FIAT ed ENEL non hanno insegnato nulla sul flusso pilotato di manovalanza e sui relativi problemi sociali?); per cui il gatto si morde la coda: creiamo nuovi (!) posti di lavoro e quindi abbiamo necessità (!) di nuove case. A proposito, se ho capito bene, più avanti vediamo che però per quanto riguarda la possibilità di costruzione di alloggi "popolari" si dice che quelli previsti (?) dovranno anche risolvere i problemi di quelli che saranno "deportati" dal Water Front...

Non entro volutamente nei temi specifici quali il creare nuovi parcheggi per toglierne altrettanti se non di più nel nostro centro: la pedonalizzazione della nostra via Gramsci andrebbe sicuramente maggiormente discussa con residenti e categorie commerciali. Non vogliamo che tutto si sposti nelle nuove cattedrali del commercio che avete in mente di creare a discapito del piccolo commercio cittadino.

Che cosa racconterete ai Portovadesi quando l'inquinamento acustico ed ambientale che produrrà inevitabilmente il lavoro di carico e scarico della nuova piattaforma impedirà loro di vivere degnamente anche solo per dormire sonni tranquilli? Sicuramente i nostri dati sono ben diversi da quelli proposti dal consulente dell'Autorità Portuale. A noi è bastato andare un attimo a Voltri e parlare con chi abita in quelle zone.

Questo PUC è il risultato della vostra politica, del proseguimento degli errori commessi dall'Amministrazione Peluffo che proseguono e peggiorano oggi con l'Amministrazione Giacobbe. A chi sarà costretto domani ad abbandonare le proprie abitazioni, volete far credere che costruirete "una città migliore e più salutare", quando invece volete costruire una realtà vadese che per i prossimi cinquant'anni sarà totalmente asservita ai voleri della Maersk.

Lei, signor Sindaco, quando è venuto a Segno a spiegare alla popolazione le stranezze del voler costruire una nuova strada e nel contempo togliere quell'edificabilità a chi aveva per 20 anni pagato l'Ici, ha detto che "il Piano Regolare Portuale è inserito nel PUC". A noi non pare, ci pare piuttosto che il PUC sia inserito nel Piano Regolatore Portuale, e ciò è dimostrato anche dai lunghi tempi in cui queste carte hanno dormito nei cassetti per consentire a chi doveva di stravolgere il nostro futuro.

Questo PUC è talmente datato che avete dovuto dire ai vostri tecnici di modificare le assurdità che fino a pochi giorni fa conteneva, e la prova è nella prima stesura che ci avete consegnato quando, ad esempio, il sovrappasso era ancora "sottopasso" (e sarà simpatico vedere come se la mettono con la relazione per l'impatto ambientale che, in teoria, dovrebbe essere un tantino diversa nei due casi).

Ed ancora, con quella Chemical Italiana negli anni diventata Infineum. Per le pale eoliche, a prescindere dall'apprezzamento per l'attenzione alle energie alternative, sarebbe il caso di chiedersi perchè a Vado debba ancora essere prodotta energia vendibile, magari sottocosto alle aziende che altrimenti ti ricattano con licenziamenti!!!

E quando parlate del concorso di idee per il Masterplan? Qui pare strano che si siano usati soldi pubblici (ma sarebbe più compito scolastico) per concorsi e bandi sull'ignoto (infatti la piattaforma non era e non è ancora stata autorizzata). Poi quali sono le auspicate funzioni previste in strutture interrate? O è di nuovo il sotto/sovrapasso? Sull'assalto alla collina (forse il vecchio progetto Piro?), come pensate possa convivere a 100 passi dall'ecomostro piattaforma ciò che dovrebbe essere il tempio dello sport?

Ho toccato solo alcuni punti, tanti, troppi, sono gli interrogativi a cui non avete dato risposte che ci abbiano convinto. Ed è per questo che, coerentemente con le nostre posizioni già rappresentate in questo Consiglio dal mio predecessore (e ricordo solo la nostra assoluta contrarietà alla privatizzazione che ha portato all'attuale grave situazione della nostra Casa di riposo), che il mio voto non può che essere contrario.

Simone Falco
Consigliere comunale del PRC a Vado Ligure
Vado Ligure - 30 Settembre 2008