Il revisionismo storico a Savona

Il caso Ghersi decostentualizzato per riscrivere la storia

In tempi in cui la cultura di governo si innesta su una prepotente diffusione della verità alternativa a quella realmente vera, da quei "fatti" che hanno sempre la "testa dura", l'iniziativa deglGiuseppina Ghersii studenti del Liceo Classico e del Liceo Scientifico è una boccata d'ossigeno non di poco rilievo e meriterebbe considerazione ben più ampia da parte di tutte le realtà antifasciste della provincia di Savona.

I ragazzi e le ragazze dei due licei osservano, con grande correttezza di linguaggio, che il tema del concorso "Luce sulla storia" è il parto ultimo di una elaborazione accuratamente basata sui più evidenti espedienti di capovolgimento dell'azione partigiana e della lotta di Liberazione che ha fatto uscire anche Savona dall'incubo nazifascista e da quello della guerra.

Quando si parla di episodi come quello di Giuseppina Ghersi decontestualizzandolo per dare struttura ad una tesi "nuova" di interpretazione dei fatti resistenziali, si fa revisionismo della storia nel momento in cui si assolutizza l'episodio.

Quando si utilizza tutto questo, da parte di un organo comunque istituzionale come la Consulta provinciale degli Studenti di Savona, evidentemente emanazione della politica della maggioranza di centrodestra di Palazzo Nervi (eletta anche coi voti dei neofascisti della Fiamma tricolore...), si prova a mortificare lo spirito di libertà che vive nella Costituzione della Repubblica e che si vorrebbe unitario ad una "memoria condivisa" che non vuol dire accertamento delle verità storiche, che esistono e sono inoppugnabili, ma completa riscrittura e ridefinizione dei valori su cui poggia il nostro tessuto civile e democratico. L'antifascismo resta la "religione civile" di questo Paese che non può equiparare i partigiani ai fascisti di Salò: la Resistenza non ha mai usato le parole di Brenno, "Guai ai vinti". La Resistenza, che si espresse con le sue forze sociali eGiuseppina Ghersi politiche nei governi del dopoguerra, ha fatto in modo che una conciliazione nazionale vi fosse proprio con l'amnistia di togliattiana memoria.

Questo per rinsaldare il tessuto sociale del Paese. Ma la storia è memoria, sono parole scolpite nel duro marmo degli avvenimenti. E quei valori oggi vivono perché la libertà di ciascuno e di tutti è costantemente sotto attacco.

Per questo l'iniziativa degli studenti e delle studentesse del Classico e dello Scientifico è il migliore omaggio a tutti quelli che hanno lottato per regalarci la libertà, per fare in modo che, anche dopo mille attacchi, ancora oggi potesse esistere una Costituzione che, lo si voglia o no, è la migliore garanzia di protezione nei confronti di chi vorrebbe riportare l'Italia ad un nuovo periodo di restrizione e di cancellazione dei più elementari e fondamentali diritti civili e sociali.

Franco Zunino - Portavoce provinciale Federazione della Sinistra
Marco Ravera - Segretario provinciale Rifondazione Comunista
Claudio Gianetto - Segretario provinciale PdCI
Savona - 3 Maggio 2011