Bilanci e prospettive per il Comune di Savona

Intervista a Jörg Costantino

Voleva mettera una "falce e martello" sulla ciminiera dell'ex ILVA. Una provocazione. Ma Jörg Costantino, Assessore del Comune di Savona con le deleghe all'Ambiente e Protezione civile, alla gestione e manutenzione delle aree verdi, alla pace e alla cooperazione internazionale, non è certamente solo questo.

Ad un anno dalle Elezioni comunali iniziamo a tracciare qualche bilancio. «Sono certo che questa riflessione costituisce solamente la punta di un'iceberg Jörg Costantinorispetto alle tematiche che investono una amministrazione comunale. Sono quindi a disposizione per approfondire ulteriori aspetti legati al governo del territorio» afferma Costantino, ma ora iniziamo.

Dopo quasi quattro anni passati nella Giunta Comunale di Savona, presieduta dal Sindaco Federico Berruti, è tempo di tracciare qualche bilancio. Esistono cose positive e aspetti negativi, ma tu da dentro che giudizio dai?

La premessa che fai in apertura è corretta, una visione dal di dentro è comunque di parte, ma me esistono non di parte? Importante è stare dalla parte giusta. Secondo me alla base di ogni valutazione sull'amministrazione Berruti va fatta una riflessione sui rapporti di forza all'interno della coalizione comprendendo che pesiamo per circa un decimo e quindi, tutto sommato, soddisfacente nel senso che siamo riusciti con le nostre prese di posizione in qualche maniera a contaminare il resto della maggioranza incidendo sulle scelte politiche e sui passaggi più critici.

Certo ci sono questioni a oggi sulle quali non siamo d'accordo ma va dato atto al Sindaco quantomeno di essersene fatto carico e cercando comunque il dialogo ed il confronto.

Entriamo nel dettaglio. Tra gli elementi negativi c'è sicuramente il PUC che Rifondazione non ha votato, ne in Giunta, ne in Consiglio, eccessiva l'eredità della Giunta Ruggeri, per dirla volgarmente "troppo cemento", presenti sia l'Aurelia Bis sia il porto della Margonara. In questo quadro siamo comunque riusciti ad ottenere alcune limitazioni, a cancellare alcuni interventi, ad inserire l'edilizia sociale. Come giudichi questo percorso - fatto anche di (s)vendite del nostro patrimonio edilizio a partire dall'ex Banca d'Italia - e soprattutto secondo te questo PUC potrà davvero rilanciare la città?

Il PUC ha avuto una lunga e faticosa discussione all'interno della maggioranza in cui si sono confrontate posizioni più attente alla conservazione del territorio e al rispetto dell'ambiente, la nostra, con altre orientate alla crescita acritica e allo sviluppo a prescindere, retaggio queste ultime di una politica che trova radici in tanta parte del partito democratico (anche se per la verità ci sono settori attenti alle politiche ambientali). Ma come ricordavi anche tu siamo riusciti a limitare interventi, ad esempio in via Nizza e sul lungomare di ponente più in generale, o a cancellarne altri, la collina di Albamare, a rilanciare l'edilizia popolare, a pedonalizzare il centro ottocentesco, penso al parcheggio in piazza del Popolo, a sistemare parte degli Orti Folconi con un grande parco urbano. Ci siamo astenuti per l'impianto complessivo che, come dicevi, aveva pesanti eredità del passato.

Apro una breve parentesi. Per la Banca d'Italia non parlerei di svendita anche perchè l'indennizzo che il Sindaco è riuscito ad ottenere dopo lunga trattativa, non era dovuto in quanto lo stabile non è di proprietà comunale, ma c'era solamente un accordo tra le parti firmato dall'allora Sindaco Luigi Corsi (Sindaco di Savona dal 1861 al 1874, ndr) che in caso di vendita il Comune avesse avuto una sorta di diritto di prelazione. Importante, secondo me, sarà vincolare politicalente tale cifra ad una grande opera pubblica. Mi viene in mente, ad esempio, il ponte di Villapiana, un intervento che il quartire aspetta oramai da troppo tempo.

Tornando al PUC credo che potrà rilanciare la città in termini di vivibilità se riusciremo anche in futuro a ridurre il traffico privato, aumentando le piste ciclabili, le zone a traffico limitato (ZTL), aumentando il verde pubblico. Alcune cose sono già state fatte ottenendo anche qualche Jörg Costantinorisultato. Quest'anno siamo al sesto posto nella classifica stilata da Legambiente nei sistemi ecourbani dei comuni capoluogo. È una gradutatoria che viene redatta con rigore e con analisi scientifiche e quindi difficilmente contestabile. Certo dobbiamo migliorare ancora, ma secondo me il cammino intrapreso è quello giusto.

La Margonara merita un approfondimento a parte. Il progetto è stato bocciato dalla Regione, Fuksas se ne è andato sbattendo la porta. Vittorie importanti per il nostro partito, ma il Comune di Savona pare voglia procedere spedito forte anche del voto trasversale ottenuto in Consiglio comunale. Perché Berruti e Di Tullio insistono tanto? Questo porto serve davvero?

Il porto della Margonara rappresenta indubbiamente la nota dolente, anche se io resto convinto che se questo progetto fosse partito con questa amministrazione avrebbe avuto dimensioni ridotte e non sarebbe stato situato in quella zona. È comunque una battaglia che dobbiamo continuare fino in fondo cercando di far crescere un grande movimento che contrasti quella scelta scellerata.

Berruti e Di tullio insistono perchè vedono in quell'opera un potenziale di sviluppo ed occupazione legato alla cantieristica. Mi ricorda un pò quel periodo in cui qualche sindaco comunista voleva abbattere il Priamar per fare il grande polo del carbone...

Passiamo alle cose positive. Il Piano Energetico Comunale. Un bel nome, ma cosa contiene?

Il Piano Energetico Comunale rappresenta un punto di eccellenza perchè programma per i prossimi 10 anni tutta una serie di interventi sulle strutture pubbliche (scuole, asili, stabili comunali) che vanno dal risparmio energetico all'utilizzo di energie rinnovabili.

Abbiamo già messo una serie di interventi finanziati nel piano triennale delle opere pubbliche e quindi non è solo un bel documento sulla carta, ma è già in via di applicazione. In questo quadro va vista anche la riqualificazione di Cima Montà come sito di produzione per le energie rinnovabili. Sempre su questo tema abbiamo, insieme ad altri comuni e alla Regione Liguria, fatto ricorso contro il potenziamento a carbone Tirreno Power. Come amministrazione pensiamo e sosteniamo che il futuro sia nelle energie rinnovabili.

Ci siamo sempre battuti per l'acqua come bene. Come ha fatto il Comune di Savona in questa direzione?

Sul tema dell'acqua siamo stati la prima amministrazione che ha inserito nel proprio Statuto la dicitura "il servizio idrico non ha rilevanza economica". Una risultato frutto del lavoro fatto con il Forum mondiale per l'Acqua.

Dobbiamo, tuttavia, dirci che senza una grande battaglia a livello nazionale per l'abrogazione della legge che privatizza l'acqua, a partire dal 2011 si dovrà andare in Franco Zunino e Jörg Costantinogaara a precise condizioni e quindi il singolo comune potrà fare ben poco per contrastare questa porcheria.

Non meno importante il discorso sui rifiuti. Cima Montà è stata chiusa come promesso da Rifondazione, l'ATA è un'azienda risanata, ma siamo in ritardo sulla raccolta differenziata. Partirà a breve, ma come mai questo ritardo? E soprattutto in cosa consiste il nuovo metodo e quale zone della città coinvolgerà?

Cima montà e chiusa e, come detto, ci sarà una centrale con pannelli solaro. ATA ha predisposto il bando di gara e siamo alle manifestazioni di interesse.

Detto questo a breve partirà, fondi regionali e Provincia permettendo, una sperimentazione per incrementare la raccolta differenziata nella zona di Mongrifone ed interesserà circa 7000 abitanti. Sarà una raccolta domiciliare di "prossimità" che prevede micro-oasi ecologiche con contenitori personalizzati tramite una chiavetta, posizionati nei cortili interni. È un sistema che ho visionato a Belluno e può portare la raccolta differenziata a percentuali sopra il 50% senza essere invasivo come il "porta a porta". Un sistema che ha trovato la piena soddisfazione degli uffici della Regione.

Partiamo in ritardo perché la raccolta differenziata nella fase iniziale ha bisogno di forti investimenti. Se gli investimenti in conto capitale in qualche maniera si trovano, vedi Regione e Provincia, quelli sulla spesa corrente, vedi il personale, che per la raccolta differenziata personalizzata va incrementato, sono tutti a carico dell'amministrazione comunale. Inoltre con la chiusura di Cima Montà il ciclo integrato dei rifiuti rappresenta solo un costo vivo (spazzamento, smaltimento rifiuti ecc...) perchè l'unico segmento che produce utili è oggi in mano ai privati.

Cambiamo argomento. Il Comune si era impegnato per trovare un locale ai ragazzi del Barricata. Promessa non mantenuta o ci siamo persi qualcosa?

Sono partiti ora i lavori per la sistemazione del canile. Come mi ero promesso alla consegna di questi in primavera, sistemeremo gli ex Barricata in una parte del vecchio canile. Sarà importante mettere ad un tavolo tutti i protagonisti di quella vicenda, che nel frattempo si sono scissi in 3 o 4 gruppi (è la malattia della sinistra), compresi i nostri Giovani Comunisti. Jörg Costantino
Franco Zunino e Jörg Costantino
Li ho già contattati e si sono detti disponibili.

Un'ultima domanda. Secca. Il Segretario Ravera non si sbilancia, tu, invece, sai già per chi voterai alle Elezioni regionali?

Io per le Elezioni regionali voterò e farò votare Franco Zunino, un compagno che in tutti questi anni si è fatto carico di portare le nostre istanze nelle sedi regionali e che ha ormai accumulato una esperienza tale che mi sembra doveroso confermare in tale consesso.

la redazione del sito
Savona - 13 Febbraio 2010