Sviluppo o disastro ambientale?
Rifondazione prende posizione sul progetto della piattaforma a Vado Ligure
Rifondazione Comunista ha formalmente preso posizione sul progetto della piattaforma Maersk a Vado Ligure. La Direzione provinciale del 21 novembre, dopo una lunga e appassionata discussione cui hanno partecipato in qualità di invitati il Segretario del Circolo di Vado Ligure Simone Falco e il Consigliere comunale Mauro Lami, è riuscita a trovare una difficile sintesi tra le posizioni che da sempre si confrontano all'interno del PRC. La Direzione, al gran completo per l'occasione, ha tuttavia approvato, su proposta di Ravera e Barisone, queste linee di intervento.
la redazione del sito
Savona - 26 Novembre 2007
Il documento della Direzione provinciale
La Direzione provinciale del Partito della Rifondazione Comunista, riunita per affrontare la discussione in merito alla realizzazione della piattaforma multipurpouse in Vado Ligure, rileva che:
- la questione riguarda un'operazione estremamente complessa e dalle molte sfaccettature, investendo in primo luogo l'aspetto occupazionale al quale il PRC non può non mostrarsi sensibile, anche riguardo alle aspettative che l'ipotesi di intervento in questione suscita nei lavoratori e in tutti coloro che si attendono ricadute positive sul piano dell'aumento dei posti di lavoro;
- è altresì evidente la pesantezza di un simile intervento in merito all'impatto ambientale e alla salvaguardia del territorio costiero interessato che potrebbe subire danni rilevanti e presumibilmente irreparabili, in un contesto già fortemente penalizzato dalla presenza di numerose aziende ad alto rischio ambientale e le problematiche correlate alla presenza di Tirreno Power e delle due discariche;
- non esistono certezze assolute che scongiurino il pericolo che con la realizzazione della piattaforma si apra la strada ad una mutazione genetica del territorio, su cui potrebbe essere facile innestare anche rilevanti fenomeni speculativi;
- gli studi relativi al settore specifico della movimentazione di merci tramite containers non paiono delineare un futuro di sicuro e progressivo sviluppo, manifestando invece notevoli perplessità circa la crescita indefinita di tale settore, anche in rapporto al territorio nel quale si verrebbe a sviluppare, territorio che, per dimensione e per collegamenti strutturali non assicura di per sé una prospettiva necessariamente positiva;
- allo stesso modo non appare garantita in modo inequivocabile la possibilità che una lavorazione delle merci (con creazione di relativo retroporto) possa creare un vero valore aggiunto;
pertanto nel seguire con la massima attenzione lo sviluppo del dibattito sulla costruzione della piattaforma, senza alcuna preclusione ideologica, il PRC ritiene di dover dare vita ad un percorso che, partendo dal coinvolgimento più ampio dei cittadini e della comunità, intesa nel senso più estensivo, sviluppi una contrattazione permanente che consenta di controllare in ogni sua fase anche l'eventuale realizzazione stessa dell'opera, utilizzando la necessaria forza per bloccare scelte unicamente volte a favorire gli interessi privati, peraltro evidenti, e ad ottenere nel corso dello sviluppo e della realizzazione del progetto le più ampie ricadute positive per la collettività a partire dall'ormai prossimo Consiglio comunale.
Direzione provinciale
Savona - 21 Novembre 2007