Senza parole

Piattaforma di Vado: lavoro contro ambiente?

Tre giorni fa sono rimasto senza parole, letteralmente, non so se a causa di un qualche virus influenzale pre-estivo o dopo aver letto gli ultimi articoli di giornale sulla piattaforma di Vado Ligure.

Comunque, in mancanza di voce, è possibile scrivere ed allora butto giù queste brevi note nell'attesa dell'incontro che - finalmente - terremo giovedì 5 giugno come direttivo di circolo con la presenza dei compagni responsabili della commissione ambiente e della commissione lavoro della federazione oltre al compagno segretario provinciale ed alle nostre consigliere provinciali (speriamo anche nella presenza del compagno Assessore regionale all'ambiente ma sappiamo che i suoi molteplici impegni non consentiranno facilmente alla sua auspicata presenza).

Sono ormai più di 6 anni che ci battiamo, a Vado, con le nostre deboli forze, contro i mulini a vento (pardon i container/bidone) che tutti, ma dico proprio tutti (con la lodevole eccezione dell'ormai defunto comitato VVV - Vado Vuole Vivere) volevano fortemente per lo sviluppo della nostra Provincia; e noi, noi che dovremmo essere quelli che difendono a spada tratta il lavoro abbiamo osato prendere una posizione contraria? Come mai?

Abbiamo infatti avuto, come circolo, scontri anche duri con compagni "nel partito" che sino a poco tempo fa non ci perdonavano di pensare più (pensate un po') al diritto alla salute ed a vivere in un ambiente degno di questo nome che a pochi posti di lavoro.

Sì, ribadiamo con forza il concetto dei pochi posti di lavoro con cui si vorrebbero patteggiare sempre e comunque il nostro silenzio assenso ad opere faraoniche che incideranno in modo diretto ed irreversibile sull'ambiente che lasceremo ai cittadini di domani: e ne siamo certi perché basta leggere i dati su riviste di economia e di portualità per capire come sia già in flessione il boom dei container (almeno di quelli pieni) e come l'unico interesse che le multinazionali dei trasporti da un lato e le lobby del mattone (non importa se a fil d'acqua, sotto o sopra di essa) abbiano nella realtà sia quello si poter disporre in continuo di nuova carne da macello (leggi manodopera a basso e bassissimo costo) da poter contrapporre (Nord contro Sud, Marsiglia contro Livorno, Rottherdam contro Gioa Tauro, ecc.) per continuare a lucrare impunemente ( magari sbandierando che il futuro è nell'arrivo delle merci dai Paesi Asiatici e contemporaneamente delocalizzando le nostre fabbriche di produzione per spingersi a sfruttare meglio chi per un tozzo di pane oggi è costretto ad accettare stipendi da fame - per il nostro paese ma che là fanno la differenza tra la fame e la morte per fame).

Quanti di voi ricordano il miraggio dei posti di lavoro che avrebbe dovuto dare la centrale di vado Ligure? Provate oggi a contare quanti sono!

Per la lobby dei Porticcioli turistici (che vedono schierati contro anche in questo caso ben pochi seri oppositori a speculazione e cemento) si è giunti, per anni, a spergiurare che... ogni tre barche si sarebbe realizzato un posto di lavoro..... bè andate a vedere dove li hanno costruiti e tirate le vostre somme.

Per Vado la situazione in soldoni sarà che, a fronte dello scempio dell'intera costa, si realizzerà qualche centinaio (noi abbiamo sempre detto circa 200 contro i millantati 1000-1200) di posti da cui sarà giocoforza defalcare quelli sottratti ad altri porti da dove i container verranno "spostati" per lo scarico (infatti tutti i dati anche più ottimistici oggi disponibili sui livelli di movimentazione teu parla di piccolissimi aumenti percentuali per alcune zone emergenti contro pari o superiore diminuzione per i porti che magari osano non accettare ricatti sui costi del lavoro o della sicurezza).

È Chiaro che di tutto ciò che andiamo dicendo da anni abbiamo ampie documentazioni da fornire a chiunque le vorrà visionare e/o discutere con noi, anche se fino ad oggi, ed anche nel nostro partito, non abbiamo riscontrato molto interesse in proposito.

Ci sono già esperienze negative sull'argomento e, a solo titolo di esempio, invito chi volesse approfondire a parlarne con il compagno Arcadio Necini battagliero ex consigliere del PRC di Genova ed animatore del comitato che si batte da anni contro l'invivibilità dei quartieri conglobati dal porto genovese. Ma si potrebbe anche andare a Spezia o Livorno, noi ci siamo andati ed anche per questo abbiamo fatto la nostra scelta di contrastare questa ennesima torta speculativa.

Non sono voluto entrare sulla questione di come si otterranno i fondi pubblici per la costruzione ( a proposito lo sapete che sono appena riusciti a far approvare una legge ad hoc che di fatto consentirà di mettere a bilancio le previsioni di entrata futura? Provate voi ad andare in banca ed a dire... oggi sono disoccupato ma nei prossimi dieci anni conto do poter guadagnare xxx, secondo voi vi danno un mutuo o un calcio nel sedere?) o in dettagli tecnici sulle metrature della piattaforma prossima ventura, sul fatto se sarà su palafitte o seduta per terra (su questo fortunatamente stanno cominciando ad interrogarsi anche politici locali di maggioranza che in un primo tempo erano per il sì ad oltranza); forse ora che i tempi, anche elettorali, si avvicinano qualcuno inizierà ad unire la sua voce a chi non ha mai voluto abbassare la testa? Lo spero ma non ne sono certo anche se ... NON È MAI TROPPO TARDI.

Giorgio Barisone
Vado Ligure - 3 Luglio 2007