Una legge contro la Costituzione

Votiamo si per abrogare i buoni scuola

Il prossimo 27 Aprile tutti i cittadini liguri avranno la possibilità di recarsi alle urne per abrogare una legge regionale profondamente ingiusta, che contraddice apertamente la Costituzione: vale a dire la legge sui Buoni Scuola (n°14 del 20/03/2002) approvata lo scorso anno dalla maggioranza di Centrodestra.

Si tratta di una norma assolutamente vergognosa, la quale costringe chi ha redditi bassi a rimpinguare le tasche di chi ha redditi annui lordi superiori a cento milioni delle vecchie lire. Attraverso i Buoni Scuola della Giunta Biasotti, infatti, con i soldi di tutti i cittadini viene rimborsata la Scuola privata a pochi privilegiati, anche a chi guadagna 5.000 euro al mese. Nello stesso tempo, però, per le spese di mensa, trasporto, acquisto libri, i genitori degli alunni che frequentano la Scuola pubblica (il 95% della popolazione scolastica) non si vedono rimborsato neanche un euro. I cittadini liguri, quindi, sono figli di un Dio minore: pagano per i privilegi di un'élite, ma non ricevono nessun sostegno per favorire il diritto all'istruzione dei propri bambini e ragazzi.

A conferma di quanto sopra, ecco i dati ufficiali rispetto ai Buoni Scuola assegnati nel 2002: tutti i 2.635 studenti assegnatari del rimborso frequentano Scuole private, cosicché gli studenti della Scuola pubblica non hanno visto il becco di un quattrino.

Contro il suddetto scempio, l'anno scorso la CGIL ha promosso, insieme ad altri soggetti (Democratici di Sinistra, Partito dei Comunisti Italiani, Rifondazione Comunista, Verdi, Cobas, UIL, UIL Scuola, Comitato Genitori Insegnanti del Centro Storico, CIDI, Studenti in movimento, ARCI, Sinistra giovanile, Comitato genitori ponente, COGEDE, SDI, Forum dei Saperi) un referendum abrogativo, contribuendo in modo decisivo alla raccolta delle firme necessarie per la consultazione referendaria, adesso fissata a domenica 27 Aprile. Ed allora, in prospettiva di quella data, la CGIL invita fin d'ora i propri iscritti, i rispettivi familiari, parenti ed amici, nonché la cittadinanza intera, a votare "SI" al referendum abrogativo dei Buoni Scuola.

Nel frattempo, la CGIL promuoverà anche la presentazione di un disegno di legge regionale d'iniziativa popolare sul diritto allo studio. Stiamo infatti lavorando per una proposta di legge che favorisca e finanzi l'arricchimento dell'Offerta Formativa delle Scuole statali di ogni ordine e grado e, altresì, rimborsi le spese scolastiche sostenute dalle famiglie degli alunni frequentanti la Scuola pubblica.

In definitiva il 27 Aprile tutti insieme votiamo si per abrogare i buoni scuola, perché i soldi dei cittadini vanno utilizzati per garantire una Scuola pubblica di vera qualità a tutti, creando finalmente le basi per un futuro migliore.

Anna Giacobbe
Segretaria Generale CGIL Liguria
Genova - 13 Marzo 2003