Contro i finanziamenti alle scuole private

Al via la campagna referendaria contro la legge truffa sui buoni scuola

La legge truffa dei buoni scuola lede nella sua sostanza ogni principio di diritto. In primo luogo aggira volgarmente il dettato costituzionale, il quale stabilisce che gli istituti privati hanno piena libertà di esercizio, senza però arrecare "oneri per lo stato". In secondo luogo sistematizza la pratica del privilegio e delle clientele, elargendo finanziamenti ad enti (le scuole) ed a cittadini (le famiglie), che certo non vivono in una condizione di bisogno, con l'evidente volontà di ingraziarsi settori della gerarchia ecclesiastica.Infine si lascia colpevolmente in abbandono la scuola pubblica, che versa in condizione di grande difficoltà, colpendo così uno dei pochi spazi plurali ed unificanti, rimasti in vita nonostante l'affondo liberista di questi anni, e offendendo il diritto allo studio.

Si promuove così un idea di scuola confessionale e parziale, lontana anni luce da un idea di formazione libera e polifonica. A conferma di quanto detto è sufficiente ricordare, che tutte le famiglie che hanno beneficiato del rimborso regionale mandano i figli a scuole private. Questo grazie al meccanismo per cui, i nuclei familiari non vengono selezionati in quanto "bisognosi" (ll tetto reddituale è assai oltre la soglia del bisogno) ma in base alle spese compiute (almeno 500 euro!).

Come se questo non bastasse la giunta Biasotti, sapendo, anche alla luce delle 65.000 firme raccolte, di compiere un'operazione impopolare, ha deciso di boicottare il referendum. Prima definendolo uno spreco di risorse ma rifiutandosi di accorparlo con i quesiti nazionali (art.18 e ambiente), poi stabilendo per la consultazione una data in cui molti liguri saranno lontani dalle proprie residenze ed infine rifiutandosi ufficialmente di informare i cittadini dello svolgimento del referendum. Per evitare una sconfitta annunciata il Centrodestra sceglie di giocare la carta del silenzio e del boicotaggio, offendendo i cittadini ed ogni elementare principio democratico.

Rifondazione per combattere la politica liberista e liberticida della giunta regionale e per difendere la scuola pubblica e il diritto allo studio , invita i cittadini alla più ampia mobilitazione per far prevalere le ragioni del sì. Il PRC sarà a fianco del mondo della scuola, partecipando alla manifestazione regionale a Genova il 24 Marzo.

Simone Leoncini
Responsabile Lotte sociali e movimenti PRC Liguria
Genova - 12 Marzo 2003