I cinque eletti di Rifondazione Comunista

Fausto Bertinotti opta per la circoscrizione delle Isole

Il risultato elettorale conseguito dal Prc è stato un successo importante, un risultato di svolta che può aprire il processo costituente della sinistra di alternativa. Questo risultato ci consegna circa 2 milioni di consensi, un incremento in termini assoluti di 650 mila voti, il superamento della soglia del 6% dei voti validi.

Un grande successo, uniforme in tutta la Penisola e che vede al centro, nel sud e nelle isole la Fausto Bertinottimaggiore crescita in rapporto ai consensi al Partito. Un dato straordinario che segna una inversione di tendenza rispetto al passato in cui, nel sud e nelle isole, sembrava prevalere la rassegnazione se non addirittura il voto di scambio che non può non essere valutato alla luce della grande rinascita dei movimenti, da Scanzano ad Acerra a Melfi, e alla loro capacità di incidere nei rapporti di forza fino a modificare le coscienze e i comportamenti individuali.

Grazie a questo incremento di voti, in relazione al successo complessivo del Partito, Rifondazione Comunista conquista il 5° seggio nella circoscrizione delle Isole. Rifondazione Comunista elegge 5 parlamentari europei, uno in più che nella precedente consultazione pur in presenza di una riduzione del numero complessivo dei parlamentari italiani nel Parlamento europeo da 87 a 78 in virtù dell'allargamento dell'Unione Europea.

Il compagno Bertinotti è risultato eletto in tutte le circoscrizioni elettorali e le altre tre candidature indicate dalla Direzione nazionale del Partito sono giunte in seconda posizione, risultando eleggibili: il compagno Roberto Musacchio e i candidati indipendenti, i compagni Vittorio Agnoletto e Luisa Morgantini. Il quinto seggio non era entrato nelle previsioni di risultato e perciò non era stato scelto/a il candidato/a indicato/a ad occuparlo, tuttavia era stata considerata come eventualità e, in questo caso, era stata avanzata in Direzione l'ipotesi dell'elezione della compagna Provera nel nord ovest (circoscrizione elettorale dove in precedenti consultazioni europee era scattato il secondo eletto per Rifondazione Comunista). Occorre, invece, prendere atto che, proprio grazie alla grande avanzata nel sud e nelle isole, il quinto parlamentare è scattato proprio nella circoscrizione insulare.

Per tale seggio, si sono poste all'attenzione della segreteria nazionale, quindi, le diverse opzioni di scelta possibili, tenendo conto che non esistono impegni preventivi presi da alcun organismo dirigente del partito in merito ad altre candidature da privilegiare. La scelta è stata complessa e resa difficile dall'evidente valore di ciascuna delle candidature su cui, tenendo conto dei criteri suddetti, è possibile far pendere un'opzione.

Premesso che il compagno Bertinotti è risultato il primo degli eletti in ciascuna delle circoscrizioni elettorali e fermo restando che la scelta del nord ovest, con l'elezione del compagno Agnoletto e quella del nord est, con l'elezione del compagno Musacchio, sono fuori discussione per il rispetto della decisione della Direzione e, tenendo conto che la compagna Morgantini risulta in seconda posizione in due circoscrizioni elettorali, il centro e le isole, le possibilità sono tre: l'elezione del compagno Vendola, che è risultato il secondo eletto al Sud, l'elezione del compagno D'Erme, indipendente, risultato terzo al centro, l'elezione del compagno Catania, terzo nelle isole con uno scarto di voti così esiguo da rendere ancora non definitiva la graduatoria in attesa delle verifiche del seggio centrale.

Tenute presenti tutte le precedenti considerazioni, la segreteria nazionale, sulla base del mandato ricevuto dalla direzione del partito, decide di scegliere la soluzione dell'opzione del compagno Bertinotti nella circoscrizione delle Isole e permettere così l'elezione del compagno Vendola nella circoscrizione meridionale. La motivazione di questa scelta va ricercata, in primo luogo, nel grande successo della candidatura del compagno Vendola che è stato, dopo il compagno Bertinotti, in assoluto e ancora di più in proporzione ai voti espressi, il candidato più votato del Prc in tutta Italia, riconoscimento del ruolo di dirigente politico e di protagonista nei movimenti di lotta. In questo contesto, la scelta dell'elezione di un candidato del sud, riconosciuto nel movimento e dai movimenti, risulta prevalente rispetto alle altre possibili.

Risultano, così, eletti per Rifondazione Comunista, il segretario del partito, primo eletto in tutte le circoscrizioni elettorali e che opta per il collegio con il minor numero dei voti e tutti coloro giunti al secondo posto. Per il quinto seggio, quindi, si è deciso per il criterio oggettivo del maggiore consenso ottenuto e della necessità di rappresentanza politica del Sud, peraltro area di maggiore avanzamento politico ed elettorale del partito. Si è trattato di una scelta difficile e dolorosa per il valore degli altri compagni eleggibili e in particolare per il grande apprezzamento suscitato in vaste aree di movimento, del proletariato urbano e di realtà vere di lotta, basti pensare al movimento per il diritto alla casa, dalla candidatura del compagno D'Erme. Non ci sfugge come quella candidatura sia l'espressione anche di un percorso e di un rapporto con il movimento dei disobbedienti. Nella scelta che la segreteria nazionale compie non c'è alcun elemento di rottura di questo percorso o di discriminazione nei confronti del compagno D'Erme, semplicemente la valutazione tra candidature che possiedono il medesimo grado di legittimità.

Questo rapporto e questo percorso, per noi, mantengono tutta intera la loro validità e rappresentano per il futuro e per la medesima costruzione di una sinistra di alternativa, che faccia leva sulla crescita e l'autonomia dei movimenti, un dato necessario e una ricchezza di grande valore. Al proseguimento di questo rapporto e questo percorso siamo, quindi, pienamente impegnati.

La Segreteria Nazionale del PRC
Roma - 23 Giugno 2004