Cara e caro Spotornese,
ci sono momenti nei quali la vita ci chiama a fare scelte sia su questioni di carattere generale sia su questioni che riguardano i luoghi in cui siamo nati, cresciuti e nei quali viviamo. Luoghi che, proprio per questo, ci sono particolarmente cari.
A Spotorno, stiamo attraversando uno di questi momenti e questo sentire accomuna molti cittadini in un'idea di paese che rappresenta un'inversione rispetto ad una politica urbanistica che compromette le parti più pregiate del territorio; rispetto ad una proposta turistica carente, alla forte pressione fiscale, alla vendita della quasi totalità dei beni comunali e all'abbandono del patrimonio storico e culturale.
Le seconde case occupano il posto degli alberghi, la Publiconsult, incaricata per 30 anni della riscossione dei tributi, ha introitato per sé oltre 800.000 euro nel 2002 e per gli anni a venire si riproporrà questo pesante condizionamento al bilancio comunale. Le grandi opere promesse mostrano ritardi, ricorsi pendenti, gravi impatti ambientali. Molti degli impegni elettorali sono andati a finire nel dimenticatoio. Spotorno accusa un arretramento economico marcato e molti giovani, già in difficoltà occupazionali, non trovano casa e devono andare ad abitare in altre località.
Sono queste, in sintesi, le ragioni che mi hanno spinto ad accogliere la proposta di candidarmi alla carica di Sindaco del mio paese, proposta avanzata dal Comitato formato da 44 cittadini impegnati da tempo su questi temi. Mi ha dato la sua collaborazione, per la costruzione del programma e della lista elettorale, Gian Paolo Calvi, uomo d'esperienza e attivo nel sociale.
Siamo portatori di un'idea di paese che abbiamo rappresentato nel simbolo della lista disegnato da un giovane spotornese; il paesaggio e la nostra tradizione, il legame con la terra e con il mare. Siamo consapevoli delle difficoltà che incontreremo e che una buona amministrazione richiede la risoluzione dei problemi quotidiani e la capacità di sviluppare un progetto per il futuro, con tenacia e realismo.
il candidato Sindaco Bruno MarengoNei prossimi mesi raccoglieremo, con spirito aperto al dialogo, le proposte dei cittadini, delle organizzazioni sociali e del volontariato, affinché si definisca un programma in positivo, da qui lo slogan SpotornoSì, che guardi al rilancio dell'economia turistica, alla realizzazione di nuove e moderne infrastrutture, all'attivazione di nuovi servizi al cittadino, allo sviluppo di una politica sociale di solidarietà e di accoglienza. Un programma che individui utili supporti a chi vuole investire sulle proprie qualità e sulla propria azienda, che salvaguardi lo splendido paesaggio in cui siamo immersi.
Cara e caro Spotornese, il nostro impegno in questa direzione sarà nel solo ed unico interesse del paese ed il consenso che crescerà attorno a questi obiettivi sarà la più forte garanzia di crescita.
Spotorno lo merita.
Bruno Marengo
Spotorno - 19 Aprile 2004