Le nostre idee, i nostri progetti

Il programma della lista "Uniti per Carcare"

Industria e occupazione

La Valbormida ha perso nel corso degli ultimi anni la caratteristica di polo chimico-industriale della Provincia. La situazione di crisi che colpisce la nostra Provincia, mostra i caratteri salienti della generale crisi occupazionale e industriale del nostro Paese, manifestando punte di particolare gravità che fanno registrare una disoccupazione significativamente più alta rispetto alla media dell'Italia del Nord. La Provincia di Savona ha perso in questi ultimi anni circa 15000 posti lavoro. La globalizzazione dei mercati, la delocalizzazione produttiva hanno prodotto un lento, continuo ed inesorabile processo di de-industrializzazione del nostro comprensorio. I il simbolo della lista Uniti per Carcarepiù recenti casi di crisi che si sono registrati si riferiscono alla Rolam di Altare, alla Ferrania Imaging Techonologies.

I fenomeni sopra citati, uniti alla precaria situazione delle infrastrutture viarie della nostra Provincia, hanno contribuito a penalizzare ulteriormente il nostro comprensorio, che non è riuscito a rendersi "appetibile" a nuovi insediamenti produttivi e a creare le condizioni per il mantenimento di quelli esistenti. In questa situazione occupazionale buon gioco hanno i progetti di installazioni di centrali termoelettriche e termovalorizzatori che vedono il territorio Valbormidese ben gettonato. I progetti riguardano l'installazione di ben 3 centrali termoelettriche, delle quali due (Entergy e Italiana Coke) interessano il territorio di Cairo Montenotte e una (Enipower) interessa il territorio di Cengio. L'amministrazione uscente ha formalizzato una netta opposizione sui progetti Entergy e Italiana Coke, i quali prevedevano inoltre la realizzazione sul territorio comunale di una stazione di smistamento.

Agendo sul ricatto occupazionale, questi progetti tendono a riportare indietro di 50 anni il modello di sviluppo del nostro comprensorio, responsabile degli innumerevoli scempi ambientali presenti sul territorio. Il riassetto del comparto energetico provinciale e regionale deve cominciare con l'ambientalizzazione delle centrali oggi presenti, a iniziare da quella di Vado Ligure. La riconversione delle aree inquinate non può essere barattata con l'istallazione di centrali termoelettriche o impianti di termovalorizzazione dei rifiuti.

La situazione contingente di questi ultimi tempi, ha avuto come primo risultato quello di aprire un tavolo di confronto istituzionale sul futuro assetto socio-economico della Valbormida. Questo tavolo sarà un momento importante e decisivo per il futuro assetto del comprensorio. La questione Valbormida deve acquistare una dimensione nazionale per la quale si devono liberare risorse monetarie alle quali attingere per realizzare opere infrastrutturali finalizzate ad una sua re-industrializzazione. La zona della Paleta e il completamento delle opere infrastrutturali necessarie al suo decollo sono parte fondamentale di questo progetto dal quale non devono scaturire scelte e proposte incompatibili con l'assetto ambientale del nostro comprensorio.

La Città delle Bormide

Sotto questo generico titolo è racchiusa la futura programmazione del comprensorio valbormidese così come specificato nel Piano Territoriale di Coordinamento redatto dalla Provincia di Savona. Il progetto affronta varie problematiche che vanno dalle infrastrutture viarie al riassetto del comparto energetico, al problema dei rifiuti sino a teorizzare la costruzione della "Città delle Bormide". Intravvede le aree Valbormidesi come aree connesse all'organizzazione del sistema logistico provinciale:

In questa ottica assume un'importanza fondamentale l'area artigianale della Paleta, della quale è stato approvato di recente lo Schema di Assetto Urbanistico. Essa, opportunamente dotata di infrastrutture viarie adeguate e costituite dal completamento della strada provinciale n° 15 per il Melogno, risulta fondamentale per il futuro assetto socio-economico di Carcare e dell'intero comprensorio Valbormidese. L'area della Paleta, inserita nel progetto della costruzione della Città delle Bormide, è una zona strategica tra area ligure costiera e territorio padano, come zona di insediamenti produttivi di qualità e di tecnologia, in risposta all'emergenza occupazionale che attanaglia da tempo la Valbormida e l'intera Provincia.

La programmazione del territorio del Comune e delle sue zone produttive sono una testimonianza tangibile dell'impegno profuso in questo senso e finalizzato ad uno sviluppo ambientale ed economico sostenibile. La costruzione della Città delle Bormide deve comprendere anche il potenziamento dei servizi nelle aree periferiche a cominciare dai servizi scolastici, dai presidi sanitari che sono stati oggetto in questi anni di politiche di accentramento che hanno penalizzato in modo significativo le periferie.

La zona D2 della Paleta

Finalmente dopo 25 anni l'area della Paleta, prevista dal vigente Piano Regolatore Generale e dal Piano Territioriale dell'area centrale Ligure, come area adibita ad insediamenti produttivi, diventa una realtà. Gli organi di pianificazione territoriale, regionali e provinciali, hanno attribuito a questa area una valenza strategica per il futuro assetto socio-economico del comprensorio provinciale. Ciò ha legittimato I.P.S.(Insediamenti Produttivi Savonesi) a destinare una parte significativa (circa 7.000.000 di euro) dei finanziamenti pubblici a tale scopo. È stato approvato:

Si è registrata inoltre la disponibilità di insediamento in loco di 14 aziende eco-compatibili. L'area sarà rispettosa dell'ambiente, del paesaggio, ospiterà un centro di monitoraggio ed educazione all'ambiente al quale tutti potranno accedere per tenere d'occhio i livelli delle emissioni del territorio, avrà alimentazione energetica per buona parte solare. In sintesi sarà in grado di offrire nuove opportunità di insediamenti produttivi creando nuove opportunità di lavoro.

Piani di Sviluppo Locale

Questo progetto ha convogliato su Carcare 700 milioni di lire tra il 1999 e il 2002. Tali risorse sono state utilizzate per:

L'obiettivo è quello di riproporre un altro Piano di Sviluppo locale di cui le linee guida saranno:

Commerco e turismo

Il progetto di Piazza Genta - tav. 1Obiettivo strategico sarà quello di consolidare e potenziare il settore del commercio mediante interventi di riqualificazione urbana e la creazione di nuovi servizi a supporto del settore. Prevediamo:

Il progetto di Piazza Genta - tav. 2Questo progetto, già presentato, è stato inserito al quarto posto nella graduatoria regionale dei progetti finanziabili. A questi progetti abbiamo lavorato e lavoreremo con le associazioni di categoria, con i Commercianti del CIV e della Galleria Commerciale in un proficuo e collaborativo dialogo per lo sviluppo della nostra cittadina.

Sarà nostro impegno:

www.carcare.it

Sotto questo generico titolo intendiamo un grande progetto di informatizzazione, di automazione dei flussi informativi, del modo di fare comunicazione dell'ente locale. I capitoli salienti di questo progetto sono:

Il progetto dovrà coinvolgere tutto il personale amministrativo mediante corsi di aggiornamento e familiarizzazione con gli strumenti informatici. Il finanziamento di tale progetto attingerà dai fondi già esistenti all'uopo e dovrà portare allo snellimento delle procedure amministrative in ottemperanza alle vigenti normative legislative.

La finalità è quella di consentire un reperimento facilitato e rapido delle informazioni, un aggiornamento di tutti i documenti amministrativi consentendone una gestione più puntuale ed accurata. Il progetto potrà essere portato avanti per moduli funzionali, quindi per area funzionale e necessiterà di un aggiornamento e ammodernamento delle piattaforme informatiche oggi esistenti.

I servizi sociali

Le diverse strategie di "dimagrimento" e di "smantellamento" dello stato sociale portate avanti dai governi di stampo liberista, attuate mediante la privatizzazione dei servizi, producono una mutazione politico-sociale in cui il modello culturale della competizione si sostituisce a quello della mediazione producendo effetti dirompenti. L'unica forma di socialità ammessa, al di fuori del lavoro, è quella "naturale" della famiglia, il cui modello disciplinare viene spesso indicato come esempio valido anche per altri sistemi formativi e di socializzazione. Il liberismo economico va di pari passo con la riscoperta di "valori" tradizionali e con l'inasprimento delle politiche giudiziarie.

La società del moderno liberismo globale, basata sul concetto della precarietà, sull'incertezza individuale, ha messo in moto processi culturali profondi che stanno modificando la stessa natura del legame sociale. Si sta formando una società di individui soli che proteggono spasmodicamente la loro solitudine come risposta all'incertezza globale che li pervade. I movimenti politici localistici o di destra (Lega Nord, Polo delle Libertà), cercano di rappresentare simbolicamente le "ansie degli individui" agendo anche sull'esasperazione del problema "furti e sicurezza". In questo scenario appare veramente importante e in controtendenza parlare di servizi sociali intesi in modo nuovo, non solo come risposta al disagio sociale, ma come sua prevenzione.

Riteniamo necessaria la stesura e la realizzazione di un piano di zona che preveda un'organica progettualità volta ad una promozione e tutela sociale non solo delle categorie svantaggiate, ma rivolta all'intera collettività. Risulta quindi necessario attivare progetti ed idee che sappiano dare una risposta alla grande domanda di servizi rivolti a tutti:

Occorre affrontare in modo organico il problema della sostituzione degli obiettori di coscienza e indicare le progettualità riguardo i servizi che oggi sono espletati da tali figure, potenziando tutti quei servizi finalizzati alle attività di sportello (prenotazione visite mediche, modulistica, trasporto, ecc..). Solo in questo modo si possono contrastare le spinte che vogliono relegare i servizi sociali ad "erogatori di buoni validi per l'acquisto di servizi sociali da soggetti privati accreditati".

Anziani e pensionati

Natura, arte e sport

Il progetto è rivolto a tutti i ragazzi di età compresa tra i 5 e i 12 anni e coinvolgerà l'Assessorato allo Sport, le Società Sportive, di Volontariato e culturali presenti sul territorio, educatori specializzati. Utilizzerà le strutture scolastico-sportive esistenti. Il progetto costituisce una risposta all'esigenza di servizi educativi per i ragazzi nel periodo estivo.

Il Centro Ragazzi

Il Centro Ragazzi ha sempre svolto un ruolo importante e socializzante finalizzato alle fasce giovanili. Riteniamo necessario proporre nuove iniziative che prevedono:

La Residenza Sanitaria Assistita RSA

A seguito della deliberazione da parte della conferenza dei sindaci della Zona n°6 delle Bormide e della programmazione territoriale inserita nel Piano Regolatore Generale la Residenza Sanitaria Assistita sarà una realtà di Carcare. Essa affiancherà e potenzierà il servizio già offerto dalla struttura di Millesimo. Avrà una potenzialità di circa 100 posti letto comprensivi di:

Il volontariato

In questi anni si è consolidata un'intensa collaborazione con tutte le Associazioni del settore operanti sul territorio. Tale collaborazione ha permesso la realizzazione di molti interventi sul patrimonio artistico comunale e in campo ambientale. La collaborazione tra l'Ente locale e le società del Volontariato ha permesso la redazione del periodico "Noi per Carcare" che illustra le attività delle singole Associazioni operanti sul territorio.

Mediante la ristrutturazione appena completata dei locali di proprietà comunale (lascito Brunetti) verranno messi a disposizione delle Associazioni del Volontariato locali idonei ad ospitare le loro attività. L'impegno di tale collaborazione si concretizzerà mediante:

Organismi di partecipazione

In una realtà che troppo spesso registra un profondo scollamento tra "Amministrati ed Amministratori" e che, in ragione dell'obiettivo dell'efficienza amministrativa, ha tralasciato la partecipazione diretta del cittadino alla "Cosa Pubblica", diventa obiettivo importante e qualificante quello di: "promuovere la partecipazione dei cittadini, delle forze sociali, economiche e sindacali alla amministrazione" (comma 2 articolo 2 dello Statuto Comunale).

In osservanza ed in applicazione a quanto previsto dal vigente Statuto Comunale riteniamo indispensabile attivare le forme di partecipazione previste: il Consiglio della Frazione di Vispa e il Consiglio Giovanile.

Il Consiglio della Frazione di Vispa

Nato ed ufficializzato nel lontano 1975, previsto dallo Statuto Comunale, come sbocco naturale delle attività e della partecipazione attiva della comunità vispese alla vita sociale ed amministrativa del nostro Comune, è rimasto in carica nominalmente sino al 1990. Riteniamo necessario riprendere appieno la funzionalità e lo spirito propositivo dimostrato da questo organismo a cominciare dallo svolgimento e dalla attivazione di tutte le procedure necessarie ad una sua rielezione.

Il Consiglio Giovanile

Nato e normato nel 1996, su proposta del gruppo del Partito della Rifondazione Comunista, in occasione della modifica allo Statuto Comunale, costituisce un impegno importante verso le tematiche giovanili e nel rapporto con le giovani generazioni.

Con questo organismo ci proponiamo di:

Esso costituisce un impegno ed un investimento sui valori di Democrazia e di Partecipazione diretta dei cittadini alla "Cosa Pubblica". La sua attivazione dovrà prevedere un adeguato momento conoscitivo e divulgativo, mediante dibattiti illustrativi con le fasce giovanili interessate e coinvolte, nelle scuole presenti nel Comune.

Come funziona.

La scuola

Le varie riforme attuate nel settore scolastico, tralasciando l'aspetto socio-educativo-formativo della scuola pubblica, sono state funzionali al raggiungimento di un unico obiettivo : il risparmio finanziario. Ciò è stato attuato attraverso:

L'attuazione della cosiddetta "autonomia" ha prodotto una diminuzione di fondi statali destinati ai distretti scolastici. Alla progressiva diminuzione di fondi statali si è quindi tentato di far fronte con la partecipazione ed il finanziamento da parte comunale di attività didattiche e di offerta formativa.Questa strategia tuttavia deve fare i conti con leggi finanziarie che falcidiano i bilanci e i trasferimenti statali agli enti locali. Tale tendenza risulta ancora più macroscopica oggi e si lega in modo drammatico sia alla devolution che alla riforma Moratti, il cui unico obiettivo è il taglio di 12.000 posti di lavoro con un risparmio di milioni di €. Queste due riforme negano il concetto di universalità del diritto allo studio sancito dalla Costituzione.

Il piano di offerta formativa di ogni singolo istituto dipende quindi anche dalle disponibilità finanziarie che ogni singolo Comune potrà destinare al settore scolastico e all'Istruzione Pubblica. Ciò comporterà la differenziazione formativa tra comune e comune in relazione alle disponibilità finanziarie degli Enti locali. Sarà quindi necessaria una cooperazione a livello dei singoli comuni facenti capo al Distretto Scolastico territoriale che permetta di:

Per il futuro prevediamo:

La Cultura

Carcare da anni si propone come centro di servizi e centro culturale di avanguardia, tale funzione si è consolidata negli anni ed è testimoniata dalle molteplici attività socio-culturali che vengono svolte. Mostre, Università della Terza Età, convegni trovano un posto di riguardo nell'ambito delle iniziative che annualmente vengono preparate.

Obiettivi saranno:

I beni culturali

La conservazione ed il restauro dei beni culturali ed artistici presenti sul territorio è stato uno degli elementi importanti del precedente mandato. Infatti è stata recuperata in toto la Chiesa di San Rocco, si sta restaurando un quadro del De Ferrari e ci sono "lavori in corso" per l'allestimento del Museo Barrili.

Per il futuro prevediamo:

L'obiettivo finale è quello di restituire ai cittadini di Carcare le bellezze presenti e di farle conoscere all'esterno, inserendo la nostra cittadina in un percorso turistico/culturale.

Acqua e patrimonio idrico

L'acqua è un bene primario pubblico e vitale che risulta essere sempre più scarsa in quantità e in qualità. Lo scempio del territorio, il massacro ambientale hanno stravolto il sistema idraulico. Essa deve rimanere sotto stretto controllo pubblico. La Legge 36/94 o legge Galli prefigura importanti progressi nel riassetto del ciclo delle acque in tutte le sue componenti: captazione, distribuzione, raccolta e depurazione.

L'importanza della posta in gioco è grande per gli interessi che vengono coinvolti soprattutto sulla gestione di un bene comune che ha un impatto notevole sulla salute pubblica. La legge affida alle province il compito di regolamentare la costituzione dell'Ente Gestore e dell'Autorità di Ambito. Tali enti, all'interno dell'Ambito Territoriale Ottimale, dovranno gestire il ciclo integrale delle acque e svolgere compiti di sorveglianza, di programmazione e di politica tariffaria.

I Comuni dovranno impegnarsi su questo tema affinché:

Una corretta attuazione della legge deve privilegiare i concetti di:

L'amministrazione uscente ha investito negli ultimi 5 anni 650.000 € nel potenziamento dell'acquedotto comunale. Le opere realizzate hanno reso possibile l'autosufficienza e l'autonomia. Grazie a tali interventi non si è più fatto ricorso all'acquisto di acqua da gestori privati, procedura che era molto frequente durante i periodi di siccità estiva. Ciò ha consentito un risparmio annuo di circa 60.000 €

Gli interventi per il futuro prevedono:

Il Comune di Carcare, insieme a i Comuni di Pallare e Cairo, fa parte del consorzio del Fontanazzo che ha ottenuto un finanziamento di 2.500.000 €. Tale investimento consentirà:

Il Consorzio Intercomunale di Risanamento Ambientale (C.I.R.A.)

Nell'ambito della legge Galli il C.I.R.A (Consorzio Intercomunale di Risanamento Ambientale) avrà una funzione fondamentale per gli aspetti legati alla depurazione intesa come parte del ciclo integrale delle acque. Allo stato attuale l'impianto è entrato in funzione ma non è ancora collaudato.

Tale situazione risulta estremamente delicata proprio in funzione della inclusione dell'impianto nella determinazione dell'Ente Gestore. Le opere ritenute necessarie per il collaudo e la piena funzionalità dell'impianto sono indicate nel progetto redatto dal Dipartimento di Ingegneria Chimica e di Processo dell'Università di Genova. Tali opere hanno ottenuto il finanziamento dalla Regione per un totale di 4.600.000 €.

Le infrastrutture fognarie

La legge Galli prevede la separazione delle acque bianche e nere. Ogni comune quindi dovrà adeguarsi e garantire impianti e reti fognarie in grado di convogliare separatamente queste due tipologie di scarico. Tale separazione è inoltre indispensabile per un corretto funzionamento dell'impianto di depurazione di Dego a cui il nostro Comune è allacciato. Il completamento della separazione su tutto il territorio comunale sarà ottenuto mediante gli interventi che prevediamo in: via Gioberti 40.000 €, via Cavour 40.000 €, via Porrini 55.000 €, via Gallo 20.000 €, via Nazionale 80.000 €, Frazione Vispa 70.000 € e via Mazzini 35.000 €. Per tali interventi è stato richiesto un finanziamento alla Regione Liguria.

I rifiuti

dall'alto: il contrassegno elettorale della lista Uniti per Carcare
due tavole del progetto di Piazza Genta
la planimetria del progetto relativo alla risistemazione della viabilità di via Barrili
la planimetria del progetto relativo del Polo-Scolastico-Sportivo
il progetto per il Polo Scolastico-Sportivo
Una corretta politica in questo settore parte dalla riduzione della produzione di rifiuto e dal concetto di riuso-riciclo-recupero del rifiuto attraverso tecniche appropriate di raccolta differenziata. Tali presupposti devono sostituire le politiche del "tutto in discarica" e sostituirsi a quelle della termovalorizzazione che è in contraddizione con il concetto di riciclo e di riutilizzo del rifiuto.

Le linee guida di un corretto approccio al problema rifiuti devono quindi essere:

Il Piano Provinciale dei Rifiuti individua una struttura a due livelli di gestione costituiti da:

A questa struttura saranno demandate l'individuazione e la realizzazione delle politiche tariffarie e di gestione e di monitoraggio del ciclo dei rifiuti. Sarà compito delle amministrazioni comunali avere un ruolo importante e propositivi in queste strutture.

Riteniamo quindi che la nuova Amministrazione dovrà ancora migliorare i risultati sin qui ottenuti agendo secondo le seguenti linee guida:

Il modello di raccolta differenziata

Il continuo miglioramento del servizio di smaltimento dei rifiuti solidi urbani sarà il nostro impegno costante in accordo a quanto già intrapreso in questi anni e in sintonia con il decreto Ronchi. Grazie al nuovo appalto di raccolta e smaltimento, alla cultura ambientale e all'impegno di tutti i cittadini, abbiamo raggiunto il 26% di raccolta differenziata ottenendo un servizio di qualità.

Obiettivi per i prossimi 5 anni saranno:

Sicurezza e Polizia Municipale

Il tema della sicurezza è di grande attualità ed è terreno di dibattito politico. Occorre precisare che esso ha una valenza molto più ampia della sicurezza intesa come incolumità fisica di tutti i cittadini. La sensazione e la situazione di insicurezza è generalizzata in tutti gli aspetti della vita moderna. Le certezze diminuiscono di giorno in giorno e sono unite al concetto di precarietà che pervade il vivere moderno. La precarietà si è sostituita alle certezze.

Il considerare esclusivamente l'aspetto sicurezza come ordine pubblico e lotta alla micro-criminalità significa avere una visione parziale di un problema più vasto. L'esasperazione del problema furti e sicurezza, la costruzione dello straniero e del diverso come nemico sono tipici di movimenti localistici e di destra ed esprimono la reazione "culturale" degli individui al dilagare della precarietà.

I campi di intervento su tali tematiche, per noi, sono legate ad azioni basate sulla prevenzione del disagio sociale, ad una riconquista del territorio, piuttosto che su una sua militarizzazione. Nel rispetto delle competenze attribuite agli Enti locali, l'amministrazione intende potenziare ulteriormente:

Forte è stata la sinergia tra Polizia Municipale e Carabinieri.

I trasporti

Il sistema dei trasporti costituisce un supporto infrastrutturale indispensabile per lo sviluppo socio-economico del comprensorio valbormidese. L'attuale tendenza di comprimere i servizi di trasporto, soprattutto quello ferroviario con la chiusura delle stazioni di Cairo Montenotte, San Giuseppe di Cairo e di Altare, risulta un danno alla già precaria situazione economica. La recente chiusura del trasporto merci sulla direttrice Savona-San Giuseppe è l'ennesima conferma di queste politiche che hanno come risultato la penalizzazione e la disincentivazione del mezzo di trasporto pubblico e alternativo alla gomma rispetto a quello privato.

Un impegno serio nel tentativo di fermare il processo di delocalizzazione produttiva e deindustrializzazione della Valbormida passa necessariamente attraverso un potenziamento del sistema dei trasporti senza il quale tutto il Ponente ligure, la Valbormida e il basso Piemonte risulterebbero esclusi dalle direttrici verso l'Europa. Il nuovo collegamento previsto dagli accordi internazionali sulla costruzione della direttrice Torino-Lione costituisce di fatto l'esclusione del nostro comprensorio dalle grandi vie di comunicazione. Le aree dismesse presenti nelle zone ex-Agrimont, il progetto della Città delle Bormide, la Valbormida come contenitore delle attività di retroporto, possono concretizzarsi solo se supportate da una rete di trasporti adeguata.

Riteniamo necessario:

Altre opere viarie indispensabili per il sostegno economico del comprensorio sono:

L'Ente locale dovrà essere parte attiva e propositiva in questa attività di riassetto dei trasporti soprattutto nei confronti delle aziende consortili e della Regione, particolare attenzione dovrà essere profusa nelle politiche di:

Mobilità fruibile e politiche del territorio

La mobilità individuale è un grande problema della società moderna, esso travalica indubbiamente i confini comunali; tuttavia è nostra convinzione che le amministrazioni locali possano e debbano giocare un ruolo fondamentale in questo settore attuando politiche e metodologie accorte e innovative.

Molto spesso il problema è affrontato partendo dall'accettazione che ormai il mezzo di trasporto privato sia insostituibile. All'aumento del traffico veicolare si debbono quindi adeguare tutte le politiche e le programmazioni del territorio. All'aumento del traffico si risponde con ampliamento di strade, aumento delle aree destinate a parcheggio, anche se ciò comporta inquinamento, occupazione di spazi anche di pregio di ampie zone del territorio comunale.

Spesso questo tipo di mobilità sacrifica una mobilità fatta di piste ciclabili, percorsi alternativi, di spazi pedonali protetti e sprovvisti di barriere architettoniche. In questa ottica molto è stato fatto, alcuni interventi sono in corso (via del Collegio, via Barrili).

I nostri programmi prevedono:

Un altro aspetto del problema mobilità riguarda la fruibilità dei servizi pubblici da parte di persone disabili, che, nel nostro comprensorio è carente, per non dire inesistente. Riteniamo che un obiettivo primario di ogni ente locale, e del distretto sociale nel quale esso è inserito, sia quello di avviare un confronto con gli altri enti locali componenti il distretto, con le aziende consortili di trasporto onde iniziare una nuova politica del trasporto pubblico, che permetta di garantire a tutti i cittadini, categorie disagiate e disabili comprese, una piena fruibilità dei servizi pubblici. Un un progetto-obiettivo "Mobilità Fruibile" deve entrare a pieno titolo nelle politiche programmatorie del nostro Comune e dell'intero comprensorio valbormidese.

Intraprendere queste politiche segnerebbe una svolta significativa, un riconoscimento di pari diritti e pari opportunità a tutti i cittadini, indipendentemente dal loro stato fisico, un progresso di civiltà e di vivibilità del territorio esteso a tutti senza limitazioni. Molto dipenderà dall'ammontare delle risorse trasferite e destinate agli enti locali, e di questi tempi, con le leggi finanziarie che si annunciano, c'è solo da aspettarsi tagli alla spesa; ma molto si può e si deve fare attivando politiche ed interventi in proprio.

La viabilità

Costituisce uno dei maggiori la planimetria del progetto relativo alla risistemazione della viabilità di via Barriliproblemi esistenti nel Comune, la cui soluzione deve comunque salvaguardare il territorio e l'ambiente. Non si può infatti cedere alla logica che all'aumento del traffico autoveicolare si debba rispondere esclusivamente con l'allargamento e l'espansione delle vie di comunicazione. Una seria politica di programmazione in sintonia con l'ambiente deve anche recepire tutte le direttive tendenti alla diminuzione del mezzo di trasporto privato e a cui non bisogna sacrificare in alcun modo il patrimonio del territorio e dell'ambiente.

Il Piano Regolatore prevede l'apertura di un valico che unirebbe la statale del Colle di Nava, lato Quassolo, con Niprati, che dovrebbe correre quasi parallelamente all'attuale galleria autostradale di S.Rocco. Su tale nuova via di comunicazione verrà dirottato il traffico proveniente da Millesimo - Cairo e diretto a Plodio e Pallare, sgravando Via del Collegio e Via Barrili. Al completamento della variante della Piana del Mulino con uscita a Vispa, spetterà il compito di raccogliere il traffico diretto a Savona e quello di servizio alla zone D2 della Paleta. Tale opera risulta completata per i primi due lotti (Ponte di attraversamento fiume Bormida collegamento con Via S.Giovanni del Monte). Il terzo lotto da Vispa a Via fornace Vecchia sino al sottopasso della ferrovia, è in fase di appalto.

Queste opere sono state possibili mediante un accordo di programma con la Provincia di Savona che prevede la compartecipazione al 33% da parte del Comune. Tale compartecipazione, uno dei pochi esempi in provincia di Savona, è stata indispensabile alla realizzazione dell"opera a testimonianza dell"impegno dell"amministrazione.

I finanziamenti necessari al completamento della variante alla strada provinciale n°15 (IV lotto) dovranno essere inseriti in un accordo di programma tra Comune, Provincia e Regione ed essere parte integrante di un nuovo patto territoriale legato al decollo della zona artigianale della Paleta al fine di ottenere i finanziamenti necessari. Quest"opera, unita alla variante del Vispa (Vispa - San Giuseppe), di cui si attende da tempo l"apertura dei cantieri, realizzeranno una vera circonvallazione la planimetria del progetto relativo del Polo-Scolastico-Sportivoche, alleggerirà la viabilità interna di tutto il traffico esclusivamente di "transito", diminuendo in modo significativo il traffico all'interno del paese.

La variante al Piano Regolatore Generale abbandona la scelta del collegamento a nord, tra il campo sportivo C. Corrent e zona Cornareto con via vecchia di Plodio e zona Niprati. I nuovi insediamenti previsti in zona Cornareto saranno serviti dalla nuova strada in fase di ultimazione e finanziata con il Patto Territoriale.

I nostri programmi prevedono:

Nel piano di risistemazione della viabilità di via Barrili, è collegato il progetto di sistemazione dell"area di via Don Minzoni che prevede: il rifacimento del ponte di attraversamento su Rio Chiuso, la sistemazione di un"area parcheggio e la realizzazione di una pista pedonabile con collegamento alla Strada Provinciale n° 29. Tale progetto è in fase di appalto.

Sistemazione parcheggio Polo-Scolastico-Sportivo piazzale del Collegio. Il progetto prevede: la regimazione e canalizzazione acque bianche, la sistemazione area parcheggio, la realizzazione nuovi parcheggi lato bocciodromo. Il progetto è in fase di ultimazione.

Sport e tempo libero

il progetto per il Polo Scolastico-SportivoLe varie Associazioni Sportive operanti sul territorio assolvono ad un importante compito sociale, soprattutto per quanto riguarda le fasce giovanili. Riteniamo che il rapporto di collaborazione tra Ente locale ed Associazioni debba essere incrementato nel rispetto reciproco delle proprie competenze. Tale rapporto di collaborazione dovrà essere imperniato sulla promozione di attività sportivo-ricreative e sulla piena fruibilità da parte di tutti i cittadini delle strutture sportive esistenti sul territorio. Riteniamo indispensabile il coinvolgimento di tali Associazioni anche in progetti congiunti tra Servizi Sociali e Assessorato allo Sport nella realizzazione del progetto "Natura Arte e Sport".

La domanda di attività sportivo-ricreative è in netto aumento grazie al lavoro fatto in molti anni e sta evidenziando la saturazione degli impianti sportivi nelle fasce orarie pomeridiane e serali. Abbiamo già programmato un ampliamento delle strutture sportive esistenti per soddisfare sia le attività didattiche di educazione fisica degli istituti scolastici, sia l"aumento di domanda proveniente dalle varie Associazioni Sportive e dai singoli cittadini. Il progetto è legato al potenziamento dell"edilizia scolastica e alla sistemazione del Polo Scolastico-Sportivo.

E" stato presentato in Regione e sarà finanziato al 50% da comune e regione e prevede:

Interventi immediati sulle strutture esistenti

La sanità

Le varie leggi finanziarie nazionali e regionali, hanno avuto come effetto un costante ridimensionamento dei Servizi fornite; tanto che alcuni dei servizi previsti sulla carta, nella migliore delle situazioni, non funzionano in modo adeguato, in altri casi non funzionano per nulla. In particolare tutte le attività di prevenzione, di igiene e sicurezza sugli ambienti di lavoro risultano del tutto inesistenti, poiché impossibilitati al funzionamento. Testimonianza di ciò è la precaria situazione in cui versano i consultori prenatale e scolastico e tutti i servizi medici di base.

Numerose, ripetute nel tempo e sempre disattese, sono state le richieste di potenziamento del personale, in accordo a quanto previsto dalle varie piante organiche. Le politiche di ridimensionamento e ristrutturazione che si sono succedute hanno depotenziato in modo sensibile la struttura sanitaria in Valbormida amplificando in generale i limiti operativi di realtà periferiche quali la nostra. Tali politiche si sono accentuate con la gestione "Manageriale" della sanità avente quale unico obiettivo la contrazione dei costi anche a discapito del servizio fornito.

Siamo di fronte alla realizzazione e alla applicazione di politiche che si basano sulla differenziazione dei servizi sanitari offerti e fruibili, differenziazione effettuata sulla base della disponibilità economica degli utenti, dividendoli di fatto in due categorie:

La sensazione e la certezza del continuo e più o meno strisciante ridimensionamento dei servizi sanitari e della funzionalità delle strutture sanitarie nel nostro territorio evidenzia la necessità di un intervento delle amministrazioni locali nella stesura di un protocollo di intenti sugli interventi necessari alla sanità in Valbormida. Riteniamo altresì indispensabili: