Il perché della nostra scelta dopo nove anni di opposizione

Si è delineata una convergenza su alcune linee programmatiche importanti

La tornata elettorale del 12 e 13 Giugno assume una importanza fondamentale nel contesto politico generale. Molto spesso si tenta di far percepire le elezioni amministrative, il contrassegno elettorale della lista composta da Rifondazione Comunista, DS, SDI e Margheritacomunali e provinciali, in uno scenario completamente avulso dalla relatà sociale, economica e politica generale, nel tentativo di non far trasparire le condizioni disastrose in cui versa l'Italia intera. Il grave problema occupazionale che investe la Valbormida e i recenti casi di crisi di Ferrania e Rolam, non sono purtroppo un caso locale. Tutto il sistema Italia sta perdendo di giorno in giorno pezzi importanti di imprese, aziende e intelligienze.

Questo è il frutto di una politica industriale che ha abdicato in favore di investimenti finanziari e speculativi, che ha fatto della competizione sul costo del lavoro e sulla compressione dei diritti sociali dei lavoratori e dei cittadini l'unica ragione di azione. Abbandonando completamente la ricerca e l'innovazione tecnologica.

I risultati di queste politiche sono sotto gli occhi di tutti noi, e hanno prodotto un vero e proprio scempio socio-economico dell'intero paese. Esse hanno prodotto inoltre falsi miti, realtà televisive virtuali, che i nostri governanti ci vogliono contrabbandare per reali.

Da anni si tenta di delegittimare la politica come progettualità, come discussione e confronto partecipativo della collettività. Ciò ha prodotto il personalismo e l'individualismo esasperato del vivere moderno. In questo scenario si collocano le varie liste civiche e di salvezza pubblica, estrema espressione e concretizzazione del personalismo politico, della localizzazione di problemi che erroneamente vengono interpretati e considerati locali.

In questa ottica sono da interpretare i proclami del "barzellettiere d'Italia", nonché "Signore dei Tranelli" sulla diminuzione delle tasse. Essi nascondono la realtà delle leggi finanziarie emanate che taglieggiano gli enti locali, che hanno annullato i trasferimenti statali, che hanno dirottato soldi pubblici a favore di enti privati, che stanno distruggendo la scuola pubblica dirottandone i fondi a favore di quella privata. Che trovano i fondi per finanziare guerre di occupazione decise unilateralmente, ma che non reperiscono fondi per lo sviluppo economico e sociale del paese.

il contrassegno elettorale della lista composta:
da Rifondazione Comunista, DS, Margherita e SDI
Oggi è in atto un attacco alla tenuta democratica del nostro paese, che passa per il controllo dell'informazione, per la legiferazione ad personam che è diventata ormai consuetudine, per l'attacco alla magistratura e alle stesse istituzioni democratiche sulle quali si basa ancora la nostra repubblica e la nostra costituzione.

In questo scenario il Partito della Rifondazione Comunista è impegnato a livello nazionale ed europeo nell'obiettivo primario di sconfiggere il governo delle destre oggi rappresentato dal governo Berlusconi. La possibilità di successo di questo progetto strategico si basa su alleanze politico-programmatiche con il Centro-sisnistra anche a livello locale, Comuni, Provincie e regioni, nei quali le progettualità e il patrimonio politico-programmatico degli schieramenti politici e dei partiti sono la sola risposta possibile e perseguibile.

A livello locale il nostro partito ha condotto un confronto programmatico con le forze del Centro-sinistra, in base al quale sono state rimosse e riviste alcune programmazioni di carattere strategico contenute nel Piano Regolatore Generale vigente, che erano state oggetto delle osservazioni da noi formulate, e che ora sono parte integrante della nuova variante appena approvata che contiene inoltre importanti novità rispetto all'edilizia popolare e convenzionata.

Si è delineata una convergenza su alcune linee programmatiche importanti da noi proposte che si basano:

Tale convergenza di intenti e di programmi ha consentito di addivenire ad un accordo che prevede il diretto coinvolgimento del nostro partito e dei suoi candidati (Sara Dalla Torre, Furio Mocco e Stefano Quaini) nella futura amministrazione.

Il PRC chiede un voto utile per battere le destre, per rappresentare le istanze della popolazione più debole, per migiorare i servizi, per avvicinare gli "amministrati" agli "amministratori" nel senso più compiuto ad alto del termine "politica", per tenere alta la mobilitazione contro le scelte destabilizzanti del governo Berlusconi, per dire no alla guerra.

Direttivo del Circolo Zunino
Carcare - 10 Maggio 2004