La bozza di programma per Albissola Marina

Le Elezioni Amministrative del 2004 sono alle porte. Il nostro Partito si sta attrezzando al meglio per affrontare questa importante scadenza elettorale. Così come il nostro sito che dopo aver pubblicato i documenti relativi alle Elezioni Provinciali e la bozza di programma realizzata per il comune di Cairo Montenotte vi presenta, in collaborazione con il sito del Circolo Luxemburg delle Albissole, la bozza di programma per Albissola Marina.

la redazione del sito
Savona - 20 Settembre 2003

Per un dialogo a sinistra, per uno sviluppo sociale

Naturalmente l'indirizzo politico di fondo tiene conto del mutato e mutante quadro normativo nonché di quello politico che condizionano il carattere della nostra presenza nelle istituzioni locali, nell'ambito di una ricerca unitaria non subalterna che valorizzi la nostra "diversità" e che ne evidenzi nei contenuti la nostra presenza. Non dimentichiamoci che un'alleanza elettorale non serve solo ad unire voti, ma un ampio schieramento è utile perché è in grado di esprimere proposte che tengono conto degli interessi e dei valori di cui ognuno è portatore. Possiamo riscontrare, almeno noi che ne siamo stati i promotori, un valore imprescindibile di partenza nelle battaglie condotte per la difesa dei diritti dei lavoratori (in special modo l'articolo 18 della Legge 300) e per la tutela e la salvaguardia costante dell'ambiente (in questo caso la nostra battaglia sugli elettrodotti coattivi). A tal proposito vogliamo sottolineare che 1372 cittadini di Albissola Mare hanno espresso un parere positivo ai quesiti che avevamo concorso a proporre. Pensiamo che, appunto, una discussione programmatica non possa eludere queste tematiche che specificheremo meglio in seguito.

uno scorcio del centro stroricoPer il Partito della Rifondazione Comunista di Albissola Mare occorre interrompere la pratica dell'urbanistica "contrattata" secondo cui le esigenze di riequilibrio e risanamento ambientale sono subordinate alla approvazione di progetti di cementificazione, l'ampiezza del giardino o il verde attrezzato (per lo più realizzati con gli oneri di urbanizzazione) non possono dipendere dalla altezza o larghezza speculativa da realizzarsi. Le scelte riguardanti il governo del territorio sono forse quelle in cui si manifesta più evidente la contrapposizione tra gli interessi dei ceti forti e quelli dei più deboli nell'ambito delle realtà locali. Oltre ad incidere sulla qualità della vita di Albissola Mare, essi condizionano o determinano le prospettive economiche e sociali delle realtà locali.

Come sappiamo bene, quasi sempre queste scelte invece di essere basate sui bisogni dei cittadini sono condizionate da forti interessi della proprietà fondiaria e dalla speculazione edilizia le cui uniche preoccupazioni sono quelle di trasformare il territorio al solo scopo di produrre consistenti rendite di posizioni e profitti. In tale contesto è essenziale che il governo del territorio sia espressione della civica amministrazione unica preposta ad indicare quali sono le esigenze della popolazione e con quali soluzioni si risponde.

I progetti di sviluppo delle aree e le infrastrutture necessarie comprensive della rete dei servizi sono quindi progettate dall'ente locale, che può far concorrere alla sua realizzazione i privati, non può avvenire il contrario secondo cui sono i gruppi privati a proporre lo sviluppo del territorio controllando di fatto il governo della città. Quando i piani regolatori vengono realizzati, questi vengono concepiti come strumento di qualificazione per la città e per migliorare la vivibilità, valorizzare risorse locali, orientare lo sviluppo economico in modo compatibile con l'ambiente. Invece sono sempre utilizzati per distribuire ricchezza ai pochi proprietari di aree che a seguito delle scelte da essi operate vedono valorizzare il proprio patrimonio.

In funzione di ciò si continua a cementificare il territorio e gli spazi residui all'interno della città, si continuano a trasformare i nostri centri storici in centri commerciali di terziario e seconde case "deportando" i ceti popolari fuori dal Comune (vedere Altare o altro) perché le locazioni nell'entroterra sono molto più basse che in riviera. Per questo contestiamo questo piano regolatore, perché ci appare una sorta di "gioco del Monopoli" dove si spostano le pedine (metri cubi di cemento) a seconda degli interessi contingenti.

Rifondazione Comunista perciò assume un ruolo di forza politica propositiva nel portare alla vostra attenzione le sue argomentazioni in merito e la proposta politica generale che avanza per lo sviluppo di Albissola Mare nell'immediato futuro. Le scelte sono basate anche sulle effettive necessità ed esigenze dell'intera collettività, sulla sostenibilità ambientale delle eventuali trasformazioni tenendo conto delle questioni aperte dell'ecologia urbana, legate essenzialmente alla salvaguardia del territorio, alla tutela della riserva idrica, alla corretta gestione del ciclo delle acque, del rumore e dell'inquinamento atmosferico da traffico e del sistema del verde urbano e territoriale.

la passeggiata degli artistiParticolare attenzione va riservata alla dotazione di servizi necessari a riqualificare la città (verde pubblico sportivo e scolastico, parcheggi, servizi sociali, ecc.) da reperire oltre con il tradizionale metodo dell'espropriazione anche attraverso specifiche norme che leghino indissolubilmente gli interventi edilizi alla effettiva disponibilità e fruibilità (cessione) degli spazi necessari alla realizzazione dei suddetti servizi (es.: PUC e conseguenti convenzioni).

Tutti i sopra citati obiettivi vanno raggiunti in un generale quadro di equità. Occorre pertanto misurarsi con la pianificazione del territorio eliminando ogni differenza di trattamento tra le diverse proprietà immobiliari che si trovino in condizioni analoghe e stabilendo in modo "creativo" norme e meccanismi di perequazione che riducono al massimo anche lo scarto dei valori degli immobili che si trovano in condizioni diverse. Riappropriarsi dell'urbanistica è possibile, non solo per recuperare una dimensione umana della nostra città, ma anche per risvegliare un conflitto sociale che può produrre risultati concreti "qui e ora". Con essi può certamente maturare una nuova coscienza tra i soggetti che sul territorio pagano sulla propria pelle, nello scadimento della qualità della vita, gli effetti devastanti delle ciniche leggi di mercato. Sulle altre tematiche proponiamo quanto segue: