Fuoriuscita dalla Costituzione

Prima lezione con Silvia Calamandrei e Nanni Russo

Scuola di politica, anno IV. Anche quest'anno siamo riusciti ad organizzarla; il saluto del Sindaco Berrutiattraverso cinque incontri a cadenza quindicinale, abbiamo deciso di analizzare tutte le cose che abbiamo ma che rischiamo di perdere.

All'apertura di questa edizione della Scuola di Politica, che si è svolta lunedì 18 gennaio presso la Sala Rossa del Comune di Savona, è intervenuto, portando il saluto, Federico Berruti, Sindaco di Savona, che ha evidenziato come la Scuola di Politica sia ormai un appuntamento fondamentale nella vita culturale e politica della città.

La lezione di lunedi sera ha avuto come tema di analisi e discussione la "Fuoriuscita dalla Costituzione" e ha visto la partecipazione di due relatori di spessore: Silvia Calamandrei, nipote dello statista, e Giovanni "Nanni" Russo, già senatore della Repubblica.

Silvia Calamandrei ha ricordato la figura, l'impegno politico e civile del Piero Calamandrei antifascista e costituzionalista, ed estremamente interessante è stata la proiezione del video del discorso che Piero Calamandrei ha fatto agli studenti in occasione di un ciclo di conferenze sulla Costituzione. È attraverso questo discorso, straordinario anche per la ricca oratoria di Calamandrei, che egli esorta i giovani ad interessarsi e a partecipare alla cosa pubblica, ripercorrendo parallelamente, quelle che sono state le tappe storiche e sociali che hanno portato alla promulgazione della nostra Carta Costituzionale, sottolineando anche l'importanza della scuola pubblica nella formazione civile e politica dei cittadini in quanto elettori e futuri dirigenti del paese. In questo senso si indica, quindi, la scuola pubblica come organo costituzionale e di applicazione pratica della Costituzione.

Il pensiero di Piero Calamandrei spicca nella sua attualità e capacità di un momento dell'incontroanalisi, soprattutto se si considera la difesa che viene fatta dallo statista in occasione, nel 1950, del finanziamento pubblico alla scuola privata. Questa iniziativa viene attaccata per la sua natura eminentemente autoritaria, più pericolosa del fascismo, poiché finalizzata allo svuotamento delle funzioni civili e costituzionali della scuola pubblica.

Anche Giovanni Russo ha ricordato la figura di Calamandrei nella veste di giurista e costituzionalista, ricollegando il suo pensiero all'attuale clima politico presente in Italia, evidenziando indicativamente come ci sia l'effettivo pericolo di una deriva anti-democratica. Questa ha una chiara fase riscontrabile nello scardinamento dei principi e dei diritti sanciti dalla Costituzione, ma questo processo avviene indicativamente attraverso proposte di modifica Costituzionale, come quella bocciata dal referendum nel 2006; avviene attraverso il continuo attacco alle Istituzioni (Magistartura, Presidenza della Repubblica, ecc.) e il parallelo disconoscimento del principio di separazione dei poteri; avviene attraverso leggi ad personam, come nel caso del Lodo Alfano, bocciato dalla Consulta.

Un ruolo rilevante, sotto questo frangente, lo ricopre anche questo humus culturale che prepara e fa percepire come necessarie riforme istituzionali e costituzionali, che però finirebbero col minare i principi della Costituzione.

L'intervento di Russo non si è, però, improntato unicamente verso questa il saluto del Sindaco Berruti
un momento dell'incontro
foto di Ilaria Magrini e Marco Sferini
direttrice d'analisi; ha infatti ricordato quali sono i caratteri giuridici della nostra Costituzione, definendo soprattutto la sua dinamicità, collegandosi quindi al pensiero di Calamandrei, il quale considerava la Costituzione Italiana come un programma che deve essere applicato contiuamente e perfezionato, ma sempre secondo il suo spirito di tutela e garanzia.

Si è evidenziato, quindi, il collegamento esistente tra la Costituzione Italiana, intesa come norma regolatrice degli equilibri e dei rapporti tra le isituzioni e la Costituzione intesa come garanzia di diritti, di libertà e d' emancipazione; ed è altrettanto chiaro che l'attacco alla Costituzione avviene attraverso la deligittimazione dei singoli diritti soggettivi.

Gianmaria Pace
Savona - 22 Gennaio 2010