La sinistra e la giustizia

Presentazione della prima conferenza - Relatore Giovanni Russo Spena

È indubbio che la maggioranza di centro-destra che sta governando questo paese abbia scelto il tema della riforma della giustizia quasi esclusivamente come quello della rivincita della politica sulla giustizia, tutto inscritto nei limiti della subordinazione gerarchica al potere politico. Un disegno che non risolve i reali problemi della giustizia e che contrasta col modello previsto dai costituenti, i quali pensarono la magistratura come potere autonomo, indipendente dal potere politico.

Il nostro processo penale, civile, amministrativo continua ad essere un processo di classe, garantito in particolare a chi può permettersi economicamente i costi dell'accesso alla giurisdizione. Occorre allora assicurare ai cittadini una giustizia economicamente accessibile, efficiente, celere e garantita, affidata a magistrati indipendenti e terzi.

Implica una visione riformatrice e non riformata, consapevole che la giustizia è una priorità sulla quale investire in primo luogo risorse.

Luca Paroldo
Responsabile Cultura e formazione PRC Savona
Savona - 17 Gennaio 2009

L'ascolto della prima conferenza - Corale "Wachet Auf" BWV 645

Quest'anno abbiamo pensato di introdurre il tema della nostra conversazione con una musica. Un po' per alleggerire la serata ed un po' nella convinzione-speranza che una scuola possa essere più stimolante se utilizza, per sviscerare un argomento, linguaggi diversi.

Allora ci proviamo gustando un piccolo racconto che in genere la grande storia istituzionale relega nell'angusto ambito dell'aneddotica.

Bach e la corruzione dei collaudatori di organi

La costruzione di un organo doveva certamente rappresentare un avvenimento di grande importanza per le comunità tedesche del primo 700. La Germania di quel tempo era divisa in una miriade di principati, circa 400 che, Johann Sebastian Bacha giudicare dalla sterminata produzione di musica sacra composta dai Capellmeister e Conzertmeister delle varie chiese e corti , viveva di un centro che era rappresentato dagli uffici liturgici che avevano nella musica per organo e per coro (molto spesso cantate o corali), il veicolo musicale esaltatore della preghiera ed a cui la popolazione assisteva devota in osservanza agli obblighi luterani, calvinisti o pietisti. Il principe o la comunità stessa incaricavano, si potrebbe dire davano l'appalto, al costruttore che, dopo anni di impegno e di solerte attività artigianale, forniva" la più grande macchina della civiltà preindustriale", (secondo la definizione di Buscaroli), un organo nuovo di zecca. L'acquisto di un organo diventava così uno dei più vistosi investimenti a cui la popolazione fosse invitata a concorrere ed era oggetto di discussioni e controversie sulla sua bontà e sui suoi costi almeno fino a quando non si incaricavano i collaudatori che erano tenuti a dare un giudizio tecnico definitivo sullo strumento. Il giudizio era tanto più insindacabile quanto più grande era la fama dei tecnici facenti parte della commissione che aveva quindi il delicato compito di moderare le polemiche cittadine e, possiamo dire con una battuta attualizzando il linguaggio, di esaltare l'immagine sia del potente committente, del costruttore e del popolo, che vedeva in quello strumento una occasione di emancipazione rispetto alle comunità vicine.

I casi di corruzione all'interno delle commissioni giudicanti erano molto diffusi e questo era il motivo per cui veniva spesso chiamato a questo compito J.S. Bach che si era guadagnato nel tempo la fama di tecnico eccellente e di uomo incorruttibile. Le cerimonie di collaudo diventavano così dei veri e propri avvenimenti che duravano giorni ed i giudici più capaci ed onesti venivano ospitati con tutti gli onori e pagati profumatamente dalle comunità, perché rari, e perché la comunità stessa desiderava un autentico e veritiero giudizio sulla bontà di ciò che avevano lautamente pagato. 14 talleri solo di bevande e cibo per i festeggiamenti in un piccolo villaggio come Taubach, Bach ne guadagnava 200 l'anno alla corte di Weimar. Di un suntuoso pranzo consumato per l'inaugurazione dell'organo di Halle ci sono pervenute addirittura le 13 portate. Si va dal burro fresco al luccio in salsa di acciughe al montone arrosto, al vitello, per finire con delle ciliegie in conserva e delle scorze di limone candito.

Bach era un grande bevitore e mangiatore e la sua mensa abituale non forniva simili prelibatezze. Quindi accettava quegli incarichi con entusiasmo sia per l'ospitalità sia per la grande passione e competenza per lo strumento di cui conosceva tutti i particolari Johann Sebastian Bachcostruttivi e sonori e per il quale ha scritto tra le pagine più belle della storia della musica. Le comunità erano disposte a pagare grosse cifre per averlo anche perché le sue improvvisazioni ed esecuzioni sullo strumento durante il collaudo risultavano stupefacenti. Egli godeva del prestigio degli incorruttibili e malgrado dovesse mantenere una famiglia davvero numerosa la sua biografia non ci consegna cedimenti morali. Anzi egli era famoso proprio per la lapidarietà e la franchezza a volte spietata dei suoi giudizi. Bach amava gli organi, ne conosceva ogni particolare costruttivo e faceva centinaia di chilometri per ascoltare i grandi organisti del suo tempo come Froberger e Bohm. I suoi corali le sue toccate e le sue fughe per organo hanno innalzato il repertorio dello strumento a vertici inarrivabili al suo tempo. Ci piace pensare che la passione, la dedizione al progetto di essere il più grande di tutti sul piano musicale e la competenza e la serietà che da quel progetto discendeva, fossero le caratteristiche psicologiche formanti l'argine più potente contro la sua possibile corruzione. In lui albergava un germe che è solo dei grandi: la chiarezza del progetto e la consapevolezza della propria forza. Joahn Sebastian aveva una rendita piuttosto alta ma non ha mai posseduto una casa di proprietà come molti del suo stesso livello invece avevano. Egli era un pessimo amministratore del denaro che guadagnava, gli piaceva bere e mangiare e fumare la pipa. I suoi venti figli e gli impegni che una famiglia così numerosa devono aver comportato, non sembrerebbero avere mai inibito la sua ambizione a misurarsi con un'ideale musicale che ha mutato la storia della musica.

Un vero "imperativo del compito" al servizio della musica.

Verrebbe da concludere, forse un po' ingenuamente, che in una natura ed in una cultura che sentisse davvero di essere al servizio di qualcosa o di qualcuno forse potrebbe esserci poco spazio per la corruzione.

Giovanni La Grotteria
Savona - 23 Gennaio 2009

Corale "Wachet Auf" BWV 645