Per una cultura alternativa

Al via il corso di formazione regionale

Per costruire quell'"altro mondo possibile" una delle battaglie più importanti e più difficili che dovremo affrontare si giocherà sul piano culturale. Da ormai troppo tempo siamo soggiogati dal cosiddetto "pensiero unico" che si manifesta, in modo organico, in tutti i campi: dall'economia alla società, dal diritto all'assetto istituzionale. Per l'affermarsi in questi terreni del "pensiero dominante" assume un ruolo strategico proprio la vittoria sul piano culturale, che gli permette di essere così pervasivo da indurre le sue vittime ad accettarne gli effetti negativi e, spesso, anche a condividerli. Questo, come detto, è uno dei terreni fondamentali dello scontro col potere dominante e la battaglia contro il "pensiero unico" necessita dell'appropriazione da parte del "movimento dei movimenti" di una cultura sempre più concretamente antiliberista.

uno dei momenti più significativi del G8 di Genova: i forum tematiciPer costruire questa cultura alternativa il Comitato Regionale Ligure ha organizzato un corso di formazione (che non vuole e non deve essere messo in contrapposizione con quelli organizzati dalle diverse Federazioni. Come ad esempio "Le idee che non muoiono" realizzato la scorsa primavera dalla Commissione Cultura e Formazione della nostra Federazione). Il percorso formativo riprende il lavoro iniziato lo scorso anno dalla Federazione di Genova che organizzò "Un'altra economia e un'altra politica sono possibili" un corso che rappresentava (e rappresenta) un reale contributo alla costruzione ed alla diffusione di una cultura alternativa al "pensiero unico". Considerata l'importanza dell'argomento e visto il successo ottenuto (alcuni episodi del corso sono stati "esportati" anche nelle Federazioni di Imperia, di Savona e del Tigullio) la Segreteria Regionale ha deciso di allargare il progetto e di farlo ripartire per l'autunno coinvolgendo il più possibile tutte le Federazioni.

In due riunioni (17 Luglio e 4 Settembre) un "gruppo di lavoro" composto da compagni di tutte le Federazioni liguri ha stabilito il percorso da intraprendere. Tra le proposte avanzate - formazione dei compagni nelle istituzioni, formazione di base sul neoliberismo (riprendere cioè il corso della Federazione di Genova), approfondimenti tematici finalizzati ad obbiettivi precisi (pensioni, lavoro, ecc...) - si è scelta quest'ultima opzione. Verranno infatti organizzati due seminari su previdenza e precarietà (entrambe di grande attualità), temi che ci vedranno coinvolti in prima linea nelle lotte dell'autunno.

Come detto uno degli obbiettivi sarà quello di coinvolgere il più possibile tutte le Federazioni pertanto, oltre ai seminari su Genova (il primo si è tenuto il 15 Settembre e ha goduto di una grande partecipazione su un tema non certo semplice come quello de "La riforma Biagi: la precarietà diventa legge"), sono stati realizzati due incontri nelle due riviere: il 24 Settembre a Ceriale per le Federazioni di Imperia e Savona e il 7 Ottobre a Sestri Levante per le Federazioni di La Spezia e del Tigullio. In entrambi i casi il relatore è stato Sergio Casanova Responsabile Formazione PRC Liguria (l'ideatore e il promotore di questo percorso formativo) che ha affrontato queste tematiche introducendone le problematiche più generali. Adesso toccherà alle Federazioni far evolvere questo percorso chiedendo su entrambe gli argomenti dei veri e propri approfondimenti che, grazie al "regionale", potranno coinvolgere diversi esperti nazionali.

La costruzione di una cultura alternativa tuttavia non si esaurisce qui. Il 15 Ottobre ad Imperia si terrà un seminario sul "Disagio sociale ed i suoi riflessi in termini di sicurezza sociale". Questa iniziativa rappresenta un "progetto pilota". Tutte Federazioni della Liguria, infatti, sono invitate a partecipare e a valutare la possibilità di esportare il "progetto" nelle realtà organizzate del Partito. Parallelamente continuerà la formazione sulle Riforme istituzionali iniziata lo scorso 21 Luglio con Marco Nesci Responsabile Nazionale dipartimento Enti locali. Infine è allo studio la possibilità di realizzare una vera e propria Università popolare. Per rimanere informati ricordiamo che tutte le iniziative di questo percorso formativo verranno pubblicate sulla pagina degli appuntamenti.

La costruzione dell'"altro mondo possibile" passa attraverso la nostra presa di coscienza nei confronti del "pensiero unico". Inoltre come ricordava lo stesso Sergio Casanova nel suo "Manuale di autodifesa dal pensiero unico": «L'acquisizione di una consapevole ed organica cultura antiliberista può essere una strada corretta per giungere ad un approdo anticapitalista».

Marco Ravera
Savona - 7 Ottobre 2003